Saline di Tarquinia, Sposetti annuncia: “Dal Demanio 14 milioni per la messa in sicurezza del borgo”

Durante l’incontro pubblico dedicato alla candidatura di Tarquinia a Capitale Italiana della Cultura 2024, è stato annunciato ieri un primo e importante passo verso il recupero del Borgo delle Saline. L’Agenzia del Demanio ha infatti stanziato 14 milioni di euro per la messa in sicurezza dell’area, con l’obiettivo di restituire dignità e una prima, parziale fruibilità al complesso. A confermare la notizia è il sindaco Francesco Sposetti: “Si tratta di risorse preautorizzate e già destinate, che permetteranno di avviare un intervento complessivo per la prima messa in sicurezza del sito”.

Un risultato concreto grazie al lavoro dell’Amministrazione

Il finanziamento rappresenta l’esito di un percorso attivato e condotto dall’Amministrazione comunale, che ha riaperto un canale di confronto diretto con l’Agenzia del Demanio per riportare al centro dell’agenda istituzionale il progetto di recupero del borgo. “Quello che vogliamo – afferma il sindaco – è che si passi finalmente dalle parole ai fatti, perché il Borgo delle Saline non sia più una promessa elettorale, ma diventi una realtà tangibile e condivisa”.

Da settembre il via al confronto sul futuro dell’area

Con la firma del Piano della Città – prevista nelle prossime settimane – verrà istituito un tavolo tecnico operativo, che coinvolgerà tutti gli enti interessati, a partire dal mese di settembre. Il tavolo sarà incaricato di definire, in un percorso partecipativo, un obiettivo progettuale condiviso. Sebbene non risolutivo, l’intervento del Demanio costituisce una base concreta su cui costruire la futura valorizzazione del sito. Una parte delle risorse sarà inoltre destinata alla sistemazione definitiva degli spazi occupati dai Carabinieri Forestali.

Un progetto articolato con il contributo di tutti: Demanio, Sovraintendenza, Università e Forze dell’Ordine

“Il recupero del Borgo delle Saline è un progetto complesso, che richiede visione, costanza e il coinvolgimento di più soggetti – ha spiegato il sindaco – dal Demanio alla Sovraintendenza, dall’Università della Tuscia ai Carabinieri Forestali. È necessario un dialogo istituzionale continuo per stabilire quale futuro dare a quest’area così preziosa”. Particolare rilievo riveste il ruolo dell’Università della Tuscia, che da anni conduce ricerche e attività scientifiche nell’area, contribuendo a custodire e valorizzare un patrimonio storico e ambientale unico. Il valore simbolico, culturale e paesaggistico del borgo impone un approccio integrato e ambizioso, che sappia coniugare tutela, progettazione e fruizione pubblica. Tarquinia è pronta a raccogliere questa sfida.