BolsenArte 2025: musica tra centro storico e lago, tra Verdi, jazz e sperimentazione

È dedicata al simbolo dell’infinito l’edizione 2025 del Festival BolsenArte, che celebra i suoi diciannove anni con un programma gratuito diffuso tra il centro storico e il lungolago di Bolsena. Otto appuntamenti principali dal 26 luglio al 12 agosto animeranno piazze e spazi suggestivi con concerti che spaziano dalla lirica alla musica classica, dal jazz alla sperimentazione. Promosso dal Comune di Bolsena – Assessorato alla Cultura, con la direzione artistica del compositore Francesco Traversi, il festival si propone come un ponte tra culture, linguaggi e generazioni, valorizzando il territorio e offrendo un’esperienza culturale accessibile e partecipata.

Un cartellone tra grandi classici e nuove visioni

Ad aprire il programma sarà la messa in scena de La Traviata di Verdi in Piazza dell’Orologio (26 luglio), seguita da uno spettacolo swing con big band (27 luglio), un quartetto di percussioni tra Cage e Piazzolla (29 luglio), e un recital pianistico con Marta Tacconi e le musiche di Aquilanti (30 luglio), in collaborazione con Stanford University. Il festival prosegue con il Quartetto Morlacchi (31 luglio), l’arpista Ornella Bartolozzi (5 agosto), la giovane orchestra europea Puchheimer Jugendkammerorchester (7 agosto) e il gran finale del 12 agosto, intitolato EIGHT: un concerto sinfonico che intreccia Schubert, Beethoven, Berio e la reinterpretazione del celebre Tico Tico.

L’omaggio a Chagall e la forza di un festival diffuso

L’identità visiva dell’edizione 2025 è ispirata all’universo poetico di Marc Chagall, nel 140° anniversario della nascita: un richiamo alle sue figure fluttuanti e ai colori visionari che dialogano idealmente con la musica e i luoghi del festival. Le location – tra cui la Basilica di Santa Cristina, Piazza della Rocca, la Rotonda di viale Diaz e il cortile della Rocca Monaldeschi – trasformano Bolsena in un palcoscenico diffuso, tra storia e natura. BolsenArte si conferma così un appuntamento di riferimento per l’estate culturale dell’Alta Tuscia, capace di coniugare eccellenza artistica, turismo sostenibile e valorizzazione del patrimonio locale.