

Dal vivaio alla classe regina: il percorso sportivo e il rientro in gara
Alessandro Cesarini, velista di Tarquinia, torna protagonista nella storica classe Hobie Cat 16 con un risultato di livello internazionale insieme alla prodiera Eleonora Tabussi, entrambi tesserati per il Centro Velico 3V di Trevignano Romano. Dopo gli anni nelle classi giovanili e un passaggio in classi olimpiche, Cesarini aveva interrotto l’attività agonistica per ragioni economiche e di stile di vita, concentrandosi sulla professione di osteopata. Il rientro è maturato allenando, da sei anni, una squadra giovanile del CV3V: un lavoro tecnico e umano che oggi conta sei barche con elevata autonomia in acqua. Da questo percorso nasce l’esigenza di tornare a regatare in prima persona “per stimolare i ragazzi e mantenere un equilibrio sostenibile tra lavoro e sport”. La scelta di affiancare Eleonora Tabussi si è rivelata determinante: nel ruolo chiave di prodiera – gestione delle vele, spostamenti di peso, ritmo mentale dell’equipaggio – Tabussi ha garantito costanza, tenuta psicofisica e qualità esecutiva, elementi decisivi in una classe rapida e selettiva come l’Hobie 16.
Ustka 2025: vento forte, onde alte e un argento che vale l’oro europeo

Il Campionato Europeo Open di Hobie Cat 16 a Ustka (Polonia) ha proposto condizioni meteo-marine impegnative, con vento sostenuto e onda formata. Un contesto poco favorevole per un equipaggio leggero come Cesarini–Tabussi, ma affrontato con gestione del rischio e parziali regolari. Dopo il quarto posto assoluto del 2024 al Garda, sfiorando il podio, nel 2025 arriva la conferma: secondo posto assoluto (primo classificato un equipaggio australiano, in un Europeo aperto a partecipazioni extraeuropee) e, di fatto, primo equipaggio europeo in classifica. La chiave è stata la lucidità tattica: partenze conservative, scelta del bordo meno esposto al rischio di stallo sull’onda lunga e manovre pulite nei giri boa. La coppia ha mantenuto continuità sul medio-lungo periodo della serie, capitalizzando gli errori altrui nelle prove con refoli instabili e vincendo il duello a distanza con le flotte più pesanti in poppa. Il risultato consolida la crescita tecnica del binomio e completa un biennio di progressivo avvicinamento al vertice internazionale della classe.
Tarquinia come base tecnica, il ruolo della squadra e la dedica personale

Il traguardo ha un forte legame con Tarquinia. L’equipaggio, insieme al gruppo CV3V, ha selezionato l’Assonautica di Tarquinia come spot per alcuni allenamenti invernali, sfruttando condizioni variabili e un’acqua “tecnica” utile a lavorare su conduzione e handling con onda. In regata la squadra è stata seguita da Andrea Tramutola, storico compagno di barca di Cesarini e oggi coach ufficiale: un supporto che ha contato anche nei risultati complessivi del gruppo, con il titolo femminile assoluto a MariaFrancesca Imperato e Petra Cassio e il primo posto in Silver Fleet a Leonardo Fiorito e Veronica Ghinfanti. Cesarini sottolinea inoltre la solidità del rapporto con il Centro Velico 3V, definito “una famiglia sportiva” capace di coniugare formazione, agonismo e crescita dei giovani. Il successo porta con sé anche una dimensione personale: la medaglia è dedicata alla memoria del nonno, che gli regalò la prima barca con cui – insieme a Tramutola – iniziò a navigare a Tarquinia, alimentando una passione trasformata negli anni in competenza tecnica e risultati.
