Lettere al Direttore, Bacciardi: “Alcune riflessioni sulla lettera di Luigi De Pascalis”

Renato Bacciardi

Riceviamo da Renato Bacciardi e pubblichiamo

Egregio Direttore,
stavolta ti chiedo ospitalità per rendere pubbliche alcune mie riflessioni riguardanti la lettera firmata che ti ha indirizzato, recentemente, Luigi de Pascalis.

Ho letto e riletto ciò che De Pascalis ha voluto esprimere a chiare lettere, fissando con parole precise, il disagio da persona delusa dall’inazione e dall’inadempienza amministrativa rispetto a quanto promesso da quella stessa maggioranza che sostenne, anche partecipando alla stesura del programma elettorale.

Il contenuto della missiva non mi ha minimamente sorpreso, anzi ha confermato quanto, già da tempo, avevo potuto appurare, come consigliere comunale ma anche come persona e cittadino, ascoltando numerose, non richieste, spontanee e analoghe dichiarazioni pertinenti a delusioni e pentimenti.

Il gesto di De Pascalis, invece, mi ha sorpreso molto. L’azione coraggiosa e per nulla sottomessa o intimidita da tanta insufficienza al potere dimostra franchezza e senso dell’etica.

Qualità, queste ultime, che sono del tutto assenti o forse del tutto ignote tra i responsabili del disfacimento morale denunciato dal De Pascalis; il silenzio imperante tra i diretti interessati, ovvero i consiglieri comunali di maggioranza, evidenzia il profondo imbarazzo che stanno vivendo per questo inaspettato (?) frangente.

Chi oserà rispondere o commentare? I consiglieri del PD, quelli che osteggiano qualsiasi opinione non sia allineata o piegata ai loro interessi? Quelli che vorrebbero imporre a suon di mozioni la loro pervicace volontà di forzare scelte improvvide e dannose?

Esprimeranno le loro opinioni i rappresentanti del M5S? Ossia la fazione con la quale il De Pascalis si candidò per le ultime elezioni amministrative? Lo difenderanno? Prenderanno le sue ragioni come un avvertimento, come un monito?

E la Sinistra Italiana? Dovrà mantenersi al calduccio lo strapuntino accettando il silenzio come un irrinunciabile sigillo di sudditanza verso la pesante ingerenza del PD sulle scelte che stanno determinando un crollo verticale della fiducia dei cittadini per l’attuale maggioranza?

Ho ancora altre riflessioni su questa vicenda ma, per il momento, ritengo queste sopra già abbastanza indicative dell’amarezza che provo nel pensare quanto questa comunità non si meriti la pochezza che l’amministra.