Tarquinia, Bacciardi: “Sul porto turistico la maggioranza rischia di affondare”

Riceviamo da Renato Bacciardi e pubblichiamo

È stato sufficiente che il Sindaco partecipasse ad una iniziativa organizzata dalla Lega sul Porto Turistico, che pronunciasse parole di impegno e auspicasse di poter posare la prima pietra dell’opera per generare la reazione stizzita dei Cinque Stelle e di Alleanza Verdi Sinistra con tanto di comunicato stampa di precisazione.

Una vera e propria tirata di orecchie a Sposetti, un avviso ai naviganti emesso da chi sa dire sempre e solo NO a tutto, e il messaggio è diretto: questo porto non s’ha da fare o la nave e il suo timoniere rischiano di affondare.

Del resto Ernesto Cesarini era stato chiaro nell’ultimo Consiglio Comunale con tanto di requisitoria tecnica e invettiva contro il Lido di Tarquinia! Ma quale porto turistico, al più un piccolo porticciolo ecosostenibile, meglio se poco appetibile per gli investitori privati, quindi praticamente irrealizzabile, questo il diktat dei Cinque Stelle.

Lo stesso aveva fatto Piero Rosati che però è andato oltre attaccando frontalmente il Sindaco. Cito testualmente: “Poi se durante la campagna elettorale abbiamo preso impegni per non consumare ulteriormente territorio, inutilmente e solo per rincorrere appetiti speculativi che importa, tanto chi ha mai realizzato un programma? L’inquinamento? Ma figurati! Ormai non si può fare più nulla, le cose cambiano è una realtà ineluttabile”. Uno scoglio enorme contro cui la sempre più traballante barca guidata da Sposetti si è imbattuta rischiando ora di andare verso una pericolosa deriva. Anzi ancora peggio la barca Sposetti è ferma, immobile in mezzo ad un oceano di cose da fare ma tirata a destra e a sinistra dai 5 stelle, con il Pd inerme sul pontile a guardare. È evidente che la maggioranza costruita intorno ad un programma elettorale molto simile all’ “Isola che non c’è” è naufragata e solo il Sindaco non se ne rende conto.

Le aperture di Sposetti sono risultate indigeste per gli ambientalisti a singhiozzo come Cesarini e Rosati che cercano spazio e visibilità, una spaccatura evidente in questa maggioranza e non è la prima.

La nota dei fautori del NO parla di fabbisogno locale dei natanti, dimostrando di non valutare proprio l’importanza turistica dell’opera, che può portare lavoro e indotto, prescindendo dal valzer dei numeri che ci sembra solo strumentale.

La Regione ha dato una grande opportunità al nostro territorio, un’occasione storica, di cui si parla da decenni e non può essere sprecata, per ragioni partitiche, ideologiche o elettorali; sono pronto a fare gli interessi di Tarquinia, perché questa è un’importante prospettiva di rilancio economico e turistico, ma sia chiaro al Sindaco che non sarò la stampella di nessuno.

Sposetti faccia chiarezza immediatamente, dissolva le nebbie che il porto ha fatto calare sulla sua maggioranza, apra il confronto e convochi il Consiglio Comunale aperto alla collettività e dimostri che non è tenuto sotto schiaffo dai Cinque Stelle e da AVS, che ha una maggioranza capace di prendere decisioni sulle grandi opere necessarie alla comunità.

La maggioranza parli con una sola voce e se non è più maggioranza se ne assuma la responsabilità, perché i loro giochetti partitici e politici non possono essere la causa di danni storici alla nostra Città come già in passato.