Riceviamo da Renato Bacciardi e pubblichiamo
Il disagio come il disservizio è evidente. Le immagini che infestano i social sono sempre di più. La gestione dei rifiuti a Tarquinia è inefficace e inefficiente, siamo all’esasperazione.
Le lamentele dei cittadini sono continue e anche i dipendenti della società assegnataria del servizio sono costretti a operare in condizione di difficoltà.
La politica ha creato un danno enorme anche di immagine per la nostra Città, ma non è la sola responsabile, e non si può scaricare quanto accade sui cittadini.
Il bando che ha affidato il servizio e individuato le modalità è insufficiente, è vero, è figlio della precedente amministrazione, questo è un dato oggettivo ed oggi in molti non dovrebbero dimenticarlo prima di scrivere o parlare.
Ma la gestione è parimenti fallimentare, non basta puntare il dito su chi c’era prima perché il tempo passa e le cose non cambiano e soprattutto non migliorano.
L’assessore che se ne dovrebbe occupare è il più competente in tema di rifiuti: sull’argomento ha anni di esperienza, ma c’è un problema che si ostina a ignorare.
Negli uffici, a livello dirigenziale, ci sono oggi le stesse persone responsabili di aver partorito questo bando che lui stesso ha definito con aggettivi almeno pesanti.
Compresa e soprattutto la Segretaria Comunale che è la stessa della precedente amministrazione che non può oggi dire di non sapere e di non conoscere! Evidente il conflitto di interesse perché se chi ha sbagliato deve rispondere del suo operato, anche lei non è esente da valutazione sulle responsabilità.
Non si può risolvere il problema con chi lo ha creato. Serve un figura esterna, tecnica, che individui le responsabilità ma che valuti altresì ogni criticità contestandole alla società che gestisce l’appalto senza freni legati alle scelte pregresse.
Il gioco colpa mia colpa tua lo facciano sui giornali chi c’era e chi c’è, qui serve porre rimedio ad una vera e propria emergenza che riguarda tutti i cittadini costretti a pagare pesantemente anche in termini economici un sevizio che non hanno.
Se vogliamo diventare capitale della cultura dobbiamo evitare che Tarquinia dia una brutta immagine di sé, chi ha sbagliato paghi e negli uffici prima che altrove.
