Canino, al via la Stagione 2025–26 del Teatro “Luciano Bonaparte”: musica, danza e prosa fino a maggio

Dal 12 ottobre il Teatro Comunale “Luciano Bonaparte” riapre con una stagione curata da Twain Centro Produzione Danza, direzione artistica di Loredana Parrella, che porta in cartellone prosa, danza e appuntamenti per famiglie fino a maggio, valorizzando il borgo etrusco della Tuscia. Il progetto è sostenuto dal Ministero della Cultura, dalla Regione Lazio, dal Comune di Canino e dalla Fondazione Carivit, con l’obiettivo di unire qualità artistica e ricaduta culturale sul territorio.

I primi appuntamenti

Si inaugura sabato 12 ottobre alle 18 con la musica di “Io e Lucio Battisti” con Roberto Pambianchi & Band, seguita il 26 ottobre alle 18 dalla danza di “Leonardo Da Vinci – Anatomie spirituali” della Compagnia EgriBiancoDanza. Venerdì 1° novembre alle 21 spazio alla commedia “Si vede che era destino” con Attilio Fontana, Emiliano Reggente e Claudia Ferri; il 16 novembre alle 18 “Il piccolo principe in arte Totò” con Antonio Grosso e Antonello Pascale e, il 29 novembre alle 21, “Il mulo e l’Alpino” nuova produzione Anonima Teatri | Twain.

Tra dicembre e nuovo anno

Venerdì 6 dicembre alle 21 arriva “Madame: ritratto danzato di una Diva, Maria Callas” di Alberto Canestro – Lyric Dance Company, mentre giovedì 12 dicembre alle 21 è la volta di “Pèlerinage” di Borderline Danza, omaggio a Micha van Hoecke. Venerdì 24 gennaio alle 21 “Pluto o il dono della fine del mondo” del Gruppo della Creta; gran finale domenica 23 maggio alle 18 con “Sogno” di Loredana Parrella – Twain physical dance theatre, liberamente ispirato a “Sogno di una notte di mezza estate”.

Per famiglie e territorio

Il cartellone include i Laboratori‑spettacolo per bambini: domenica 2 novembre alle 17 “Il mago di Oz” e sabato 15 novembre alle 17 “Raperonzolo”, a cura di Nogu Teatro. Per la rassegna “Teatri del Territorio” venerdì 7 febbraio alle 21 “Beata gioventù” della Nuova Compagnia Teatrale Sammartinese, e venerdì 14 marzo alle 21 “Non ci resta che cambiare la storia” della Compagnia Tetraedro, liberamente tratto dal film “Non ci resta che piangere”.