

Riceviamo e pubblichiamo
È stato presentato questa mattina nella prestigiosa cornice del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma, in occasione del convegno “La cultura è volo”, il dossier della candidatura di Tarquinia e della rete dei Comuni della DMO Etruskey al titolo di Capitale Italiana della Cultura 2028.
Non si tratta di una candidatura improvvisa e costruita per l’occasione, ma dell’evoluzione coerente di un percorso condiviso e consolidato sin dal 2022, sotto la guida della Destination Management Organization Etruskey, ente del Terzo Settore che da più di tre anni unisce soggetti pubblici e privati del territorio, e che, sin dalla sua costituzione, ha creato una rete territoriale operativa, concretamente focalizzata sulla valorizzazione del patrimonio culturale ereditato dalla civiltà etrusca, per rafforzarne l’identità e stimolarne lo sviluppo sostenibile.
Accanto e insieme alla Città di Tarquinia, comune capofila, scendono in campo per questa nuova sfida i comuni che, appunto come Tarquinia, fanno già parte della rete: Allumiere, Barbarano Romano, Blera, Canale Monterano, Cerveteri, Civitavecchia, Ladispoli, Montalto di Castro, Monte Romano, Santa Marinella, Tolfa.
Etruskey, che è la struttura di governance già operativa e che ha coordinato il dossier, rappresenta dunque il motore strutturale della candidatura, un punto di forza che la rende unica nel panorama nazionale, come hanno spiegato in apertura di convegno Francesco Sposetti, Sindaco di Tarquinia e Letizia Casuccio, Presidente DMO Etruskey.
Sono intervenuti, inoltre, Luana Toniolo, Direttrice Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia; Vincenzo Bellelli, Direttore PACT – Parco Archeologico Cerveteri e Tarquinia; Raffaele Latrofa, Presidente Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale; Lara Anniboletti, Direzione Regionale Musei del Lazio; Margherita Eichberg, Soprintendente ABAP Viterbo e Etruria Meridionale; Lorenza Fruci, Coordinatrice del Dossier; Federica Scala, Destination Manager DMO Etruskey. Un parterre di relatori significativo e rappresentativo delle Istituzioni, dei soggetti privati e delle comunità che sostengono la candidatura e che danno anima e concretezza al progetto, depositato al MIC lo scorso 25 settembre e illustrato nel dossier relativo.
“Attraverso una rete compatta di istituzioni, comuni, soggetti privati e realtà locali, Tarquinia e tutti i Comuni della DMO Etruskey si presentano con una visione concreta e condivisa: un progetto di sistema che intende restituire centralità a un territorio millenario e costruire un modello virtuoso e replicabile di sviluppo culturale” hanno affermato Sposetti e Casuccio.
IL DOSSIER
Il titolo “La cultura è volo” esprime con forza l’idea che la cultura può far volare un territorio quando è capace di costruire alleanze, sviluppare competenze e attivare una governance solida e condivisa. Il “volo” è metafora di slancio, visione, futuro: un movimento verso l’alto che nasce dal radicamento profondo nella storia e si proietta verso nuove possibilità. Nelle sue 60 pagine il dossier delinea una visione di rivitalizzazione territoriale articolata su quattro direttrici strategiche, in piena sintonia con gli indicatori “Cultura | 2030” dell’UNESCO:
1. Cultura come sviluppo sostenibile – promuovere nuove economie legate alla creatività, all’innovazione e alla valorizzazione del patrimonio;
2. Rivitalizzazione, inclusione sociale e contrasto allo spopolamento – investire sulle comunità e sul protagonismo giovanile;
3. Rigenerazione urbana e Blue Economy – connettere cultura, paesaggio e risorse naturali;
4. Educazione al Patrimonio Culturale e il Sapere del Futuro – formare cittadini consapevoli attraverso cultura, scuola e ricerca.
Al centro del dossier c’è il concetto di “Capitale della Cultura Diffusa”: la candidatura, infatti, intende superare la concentrazione degli eventi in un unico luogo per programmare attività culturali, progetti e opportunità su tutto il territorio, con l’obiettivo di rendere ogni comune protagonista e contemporaneamente parte attiva di un’unica grande “capitale”, contribuendo a valorizzare il patrimonio locale e a creare un tessuto culturale e sociale interconnesso, più forte e inclusivo. Questo approccio non solo rende la cultura più accessibile ai cittadini, ma genera anche un impatto economico e turistico distribuito, stimolando la crescita in modo omogeneo.
IL PROGRAMMA CULTURALE: OCCHI AL CIELO
Le attività e gli eventi si svolgeranno durante tutto l’arco del 2028, da gennaio a dicembre. Il programma culturale di Tarquinia Capitale Italiana della Cultura 2028 si svilupperà seguendo 4 cluster tematici che evocano l’interpretazione del volo degli uccelli e il loro movimento: alzando gli occhi al cielo potremmo infatti individuare SCENE IN MOVIMENTO, TRAME DI SAPERE, ORIZZONTI CHE CAMMINANO E TRADIZIONI NARRANTI.
Per realizzarlo saranno create ad hoc apposite strutture che, inaugurate nel 2028, resteranno attive e a disposizione della comunità anche negli anni a seguire: infopoint fisici e digitali, hub culturali, residenze artistiche e accademie.
Tra i progetti e gli eventi previsti: una grande grande mostra congiunta su Il Sacro e gli Etruschi, promossa dal Parco Archeologico di Cerveteri e Tarquinia (PACT), Villa Giulia, Parco di Vulci, Parco di Veio, Musei DRM Lazio (Tuscania, Canino, Civitavecchia), realizzata in collaborazione con l’Università La Sapienza, l’Università statale di Milano e la Fondazione Luigi Rovati; un omaggio al poeta tarquiniese Vincenzo Cardarelli con un Progetto diffuso che coinvolge giovani poeti e scuole con la direzione artistica di Davide Rondoni; uno spettacolo teatrale a puntate diffuso sul territorio con la regia di Beppe Navello dedicato all’ultimo viaggio di Caravaggio che lo vide sbarcare nel 1610 a Palo Laziale, località di Ladispoli; un contest e elevator pitch per sceneggiatori per scrivere “Etruschi. La serie tv”, un soggetto per una serie TV sulla storia degli Etruschi; il grande evento internazionale Carciofo in Festa, dedicato alla promozione del carciofo romanesco, prodotto tipico del territorio, che coinvolgerà chef da tutto il mondo.
Per valorizzare il patrimonio immateriale saranno organizzati il “Poesia DAY” e il “Catana DAY” per valorizzare l’artigianato locale della lavorazione del cuoio.
Tra i festival si segnalano: Etruscan Places. Festival della Letteratura di Viaggio, curato dell’Associazione Cultura del Viaggio, in occasione della ricorrenza nel 2027 dei cento anni dal viaggio che lo scrittore britannico David Herbert Lawrence intraprese nei luoghi etruschi e che raccontò nel famoso libro Luoghi etruschi; UlisseFest, il festival del viaggio di Lonely Planet organizzato dalla casa editrice EDT; Tolfa Arte il famoso festival dedicato alle arti di strada diffuso sul territorio per la prima volta.
Sono previsti importanti incontri di formazione e di divulgazioni sul patrimonio culturale e archeologico, naturale e ambientale, promossi dall’Università degli studi La Sapienza Roma, Università degli Studi Roma Tre, Baylor University del Texas, Capitaneria di Porto di Civitavecchia, Iberdrola.
Tra le esperienze outdoor in cui gli spazi naturali si trasformano in luoghi culturali: il Cammino degli Etruschi, progettato da Alberto Renzi e la DMO Etruskey, un nuovo itinerario escursionistico e cicloturistico permanente di 154 km suddivisi in 7 tappe, che unisce Cerveteri a Vulci, passando per Tarquinia e attraversando siti UNESCO, borghi e paesaggi unici dell’Etruria Meridionale, valorizzando l’intero territorio, e la Lazio Blue Route, un itinerario di turismo lento permanente di circa 200 km in 10 tappe, da Montalto di Castro fino al centro di Roma che consente di scoprire il litorale laziale a piedi e in bicicletta in tutte le stagioni dell’anno.
Importanti collaborazioni con Open Fibra, Anica Academy, MUNAF Museo Nazionale di Fotografia, Lazio Film Commission, ATCL, Comicon, FAI, Tools for Culture, Maker Camp, CNA, Associazione Italiana Città della Ceramica, Società Tarquiniense d’Arte e Storia e altre numerose associazioni nazionali e del territorio.
Il monitoraggio e la valutazione del progetto saranno affidati a Federculture.
I TESTIMONIAL DI “TARQUINIA CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA 2028”
La candidatura é sostenuta anche da personaggi noti che da tempo hanno scelto di trasferirsi nel territorio o che qui sono nati e cresciuti e che, con amore, hanno accettato di esserne testimonial. Si tratta del celebre regista e sceneggiatore Marco Bellocchio; del critico e produttore cinematografico Marco Müller; della pluripremiata montatrice cinematografica Francesca Calvelli; dei campioni di surf Marta Begalli e Leonardo Fioravanti.
I PROSSIMI PASSI
Con la presentazione del Dossier si è aperta la seconda fase della procedura di selezione che culminerà il prossimo 18 dicembre con l’individuazione dei progetti finalisti. Nel mese di marzo i Comuni ammessi presenteranno pubblicamente il proprio progetto davanti alla giuria presso una sede ministeriale e a seguire sarà proclamata ufficialmente la città vincitrice del titolo di “Capitale Italiana della Cultura 2028”.
CAPITALE IN TOUR
Il dossier sarà presentato in varie tappe in tutti i Comuni coinvolti:
19 novembre – ore 11.00 Cerveteri, Sala Ruspoli
20 novembre – ore 11.00 Tolfa, Aula Consiliare sede comunale
20 novembre – ore 17.00 Allumiere, Palazzo Camerale
24 novembre – ore 18.00 Ladispoli, Aula Consiliare sede comunale
25 novembre – ore 17.00 Montalto di Castro, Aula Consiliare sede comunale
26 novembre – ore 17.00 Santa Marinella, Aula Consiliare sede comunale
27 novembre – ore 17.30 Civitavecchia, Biblioteca comunale
1 dicembre – ore 17.00 Blera, Sala ex Chiesa di San Nicola
7 dicembre – ore 17.00 Barbarano Romano, Sala ex Chiesa Sant’Angelo
12 dicembre – ore 10.30 Tarquinia, Aula consiliare sede comunale
Un’occasione per ripensare il ruolo della cultura come leva di crescita, con progetti misurabili che producano benefici reali per cittadini e territori.
