“Dico donna, dico etrusca!”: il 5 luglio uno spettacolo teatrale a piazza Soderini

Riceviamo e pubblichiamo

Il 5 luglio alle ore 21,30 presso piazza Soderini a Tarquinia si terrà un’esilarante rappresentazione teatrale a cura dell’Associazione il Caleidoscopio. Nella cornice naturale della piazza prenderanno vita le storie delle donne Tarquiniesi che hanno avuto un ruolo importante per lo sviluppo della civiltà etrusca e romana.

Inserita nell’ambito della manifestazione “Il mese degli etruschi” la piece racconta le vicende dei grandi re di Roma di origine nostrana da un punto di vista tutto al femminile. Protagonisti di quest’opera sono i ragazzi e le ragazze dell’istituto Cardarelli di Tarquinia che da ben cinque anni seguono il laboratorio teatrale della scuola diretto da Laura Brizi e coordinato da Federico Romagnoli. Questa volta va a loro l’idea e la stesura dei testi. Nonostante l’impegno di alcuni nell’esame di maturità, le ragazze hanno svolto un’accurata ricerca presso la biblioteca di Tarquinia ed estrapolato informazioni da diverse fonti. Rifacendosi agli scritti di Anna Alfieri in un libretto edito dal Comune di Tarquinia nel 1999 a cura dell’assessorato al turismo del tempo, le ragazze hanno ideato un filo conduttore che potesse fare da struttura portante per tutte le storie.

Miti, eventi storici e raffigurazioni sono gli elementi di cui ci siamo avvalsi per la creazione di quest’opera teatrale del tutto inedita.  Storie di guerrieri e di re che prendono vita sotto i commenti sarcastici e pungenti che solo le donne sanno fare.

Entrano in scena Rumlua, che la mitologia ritiene essere la sorella di Tarconte fondatore della città di Tarquinia, Tanaquilla, carismatica moglie di Luchmon, meglio conosciuto come Tarquinio Prisco, Ocresia, pupilla della regina Tanaquilla e madre di Servio Tullio sesto re di Roma.

Ascolteremo la storia di Tullia, moglie di Tarquinio il Superbo, la straziante vicenda di Lucrezia di cui abusò Sesto Tarquinio, fino ad arrivare a Ravnthu, una delle esponenti della famiglia Spurinna e infine la nota principessa Velca, Velia. Un panorama ricco, un excursus storico alleggerito dal carattere comico e divertente della messa in scena. Assolutamente da non perdere.