Riceviamo e pubblichiamo
Apprendiamo purtroppo solo dalla stampa locale, dopo un mese di solleciti, che finalmente il Sindaco Mazzola ha capito quanto sta accadendo con il progetto di valorizzazione avviato dall’Agenzia del Demanio che prevede di dismettere 44 immobili a livello nazionale, tra cui le Saline di Tarquinia, per un valore di 600 mln di euro. Già l’11 maggio scorso avevamo informato l’amministrazione Mazzola sul progetto di valorizzazione dell’Agenzia del Demanio proponendo di convocare la commissione consiliare speciale sulle Saline, ad oggi ancora mai convocata, per analizzare maggioranza e opposizione più nel dettaglio il progetto del Demanio, ma soprattutto sollecitammo l’amministrazione Mazzola a partecipare alla manifestazione d’interesse entro il 31 maggio. Il 29 maggio scorso, sulla stampa, Mazzola ha dichiarato di voler presentare comunque la manifestazione di interesse entro venerdì 31 maggio. Abbiamo raggiunto un risultato, meglio tardi che mai.
Che cosa sta accadendo? Il Demanio con il progetto “ValorePaese-Dimore” attraverso lo strumento della concessione a 50 anni concede ai privati la gestione degli immobili, in questo caso come risulta per le Saline di Tarquinia l’intero Borgo ottocentesco. Serve mobilitarsi istituendo un tavolo di lavoro maggioranza e opposizione per analizzare il progetto e programmando una strategia condivisa. Il nostro operato come opposizione sull’argomento si è sempre basato sull’elemento della proposta nell’interesse collettivo, speriamo che si mettano da parte le esitazioni fin troppo evidenti della maggioranza Mazzola e si agisca subito. Sulla convocazione della commissione grazie ai nostri rappresentanti, stiamo agendo facendo espressa richiesta come da regolamento del consiglio comunale.
È altresì essenziale sbloccare la concessione con il Demanio, per ben due ordini di motivi. Il primo per gli oltre 4 milioni di euro spesi di soldi pubblici. Il secondo perché ad essere a rischio, in termini di sviluppo non è solo il presente ma soprattutto il futuro della Salina. In programma ad esempio, e non solo, c’è l’ampliamento del centro itto-genetico, un importante progetto già presentato nel bilancio comunale “partecipativo” del 2008, dall’Università della Tuscia di Viterbo, che prevede un investimento di circa 200.000 euro.
Alessio Gambetti
Popolo della Libertà di Tarquinia