

Gli studenti delle classi quarte e quinte dell’indirizzo Costruzioni, Ambiente e Territorio (CAT) dell’Istituto “Vincenzo Cardarelli” di Tarquinia hanno preso parte a una visita formativa al MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo di Roma, un luogo simbolo dell’architettura e della creatività contemporanea.
Durante il percorso museale, i ragazzi hanno potuto osservare da vicino l’imponente struttura progettata da Zaha Hadid, icona mondiale dell’architettura contemporanea. Le linee fluide, gli spazi dinamici e l’audacia delle soluzioni progettuali hanno offerto agli studenti un esempio concreto delle grandi opere studiate durante il loro percorso formativo.
Dentro le mostre: stadi, arte relazionale e sperimentazione contemporanea
La visita è stata arricchita dall’esplorazione di tre mostre dedicate alla creatività moderna e contemporanea. La prima, “Stadi e architettura”, ha proposto un viaggio tra gli impianti calcistici più innovativi al mondo, evidenziando aspetti ingegneristici e progettuali firmati da grandi architetti internazionali. La seconda, “1+1 Arte Relazionale”, ha offerto una riflessione sul movimento dell’Arte Relazionale, con una retrospettiva curata dal critico e curatore Nicolas Bourriaud. Infine, la mostra “The Large Glass”, curata dall’artista statunitense Alex Da Corte, ha proposto un dialogo tra linguaggi e materiali differenti, approfondendo le sfumature dell’esperienza contemporanea e richiamando — come sottolinea l’artista — gli elementi naturali evocati dalle curve del progetto di Hadid.
Un’esperienza formativa che unisce teoria e realtà
L’iniziativa ha rappresentato un’importante occasione per collegare i contenuti teorici affrontati in aula con esempi concreti di architettura, arte e progettazione. Un momento capace di stimolare curiosità e senso critico negli studenti, valorizzando il loro percorso verso una maggiore consapevolezza culturale e professionale.
Le uscite didattiche sono state organizzate dalla professoressa Claudia Barbieri, con il supporto delle professoresse Amalia Di Biagio e Claudia Piastra e dei professori Matteo Costa, Giovanni Ghisu e Daniele Torresi.
