Riceviamo e pubblichiamo una nota della Cooperativa Sociale Alice:
A seguito delle informazioni stanno circolando a mezzo stampa, sui social e del fatto che la nostra Cooperativa è stata più volte chiamata in causa – a nostro dire impropriamente – in occasione del consiglio comunale aperto sul tema dell’immigrazione tenutosi a Tarquinia, ci teniamo a fornire alcune precisazioni.
La nostra Cooperativa è accreditata con la Prefettura per progetti di prima accoglienza che svolge in diversi comuni nel territorio della Provincia di Viterbo in maniera diffusa, vale a dire con una logica diametralmente opposta alle ipotesi che stanno circolando nel Comune di Tarquinia secondo cui ci sarebbero grandi concentrazioni di persone migranti in un unico luogo.
Il nostro progetto si svolge in diversi comuni della Provincia, prevede piccoli nuclei di persone (massimo 6) che vengono ospitati in appartamenti di civile abitazione che la Cooperativa ha in affitto nei comuni di Tarquinia, Tuscania, Fabrica di Roma, Viterbo e Montefiascone. Il nostro modello di accoglienza si basa su criteri di lavoro che mirano a garantire il minore impatto sociale per le comunità ospitanti e il maggior benessere possibile per le persone accolte in modo da favorirne e promuoverne l’inclusione secondo uno stile di intervento che ci caratterizza da più di vent’anni di lavoro nel sociale.
Siamo ovviamente estranei a ipotesi di progetti di accoglienza di massa nel comune di Tarquinia e di cui non sappiamo nulla se non quello che leggiamo – come tutti – nelle cronache locali di questi giorni.
UFFICIO STAMPA COOPERATIVA SOCIALE ALICE