Riceviamo da Mauro Mazzola e pubblichiamo
Le recenti notizie di stampa sulla vicenda dei presunti danni cagionati dagli amministratori della Soc. Multiservizi, negli anni precedenti alla mia Amministrazione, meritano qualche precisazione. Una vicenda che evidenziava la mala gestione del bene pubblico e che per poca intelligenza e furbizia di un “attore” sta tornando alle cronache. Una vicenda che non ha niente di politico.
Certo è che a seguito della gestione “Dili” il Comune di Tarquinia, per le vicende connesse alla Soc. in parola, con deliberazione consiliare n. 67/2007, ha dovuto riconoscere un debito fuori bilancio di un importo superiore ad € 1.300.000 relativo a perdite patrimoniali, ripianato con i soldi dei cittadini tarquiniesi.
Come è certo che la Corte dei Conti – Sezione Giurisdizionale per il Lazio con sentenza n. 364/2017 ha riconosciuto la responsabilità per danno erariale degli amministratori della Multiservizi, condannandoli a pagare somme per danno erariale documentalmente accertato.
Tutto accertato anche da una ispezione del ministero delle finanze dove obbligava l’amministrazione a compiere tutti gli atti necessari al recupero delle somme.
Così come è altrettanto certo che furono effettuate assunzioni e promozioni di personale, proprio a ridosso delle elezioni comunali del giugno 2007, con l’allora presidente della società candidato consigliere comunale, ancorché ineleggibile, che non portò tuttavia fortuna all’amministrazione uscente.
Si ricorda ad alcuni smemorati o assolutamente disinformati, o attuali insignificanti consiglieri comunali, che si permettono di pontificare, che l’amministrazione Mazzola ereditò una situazione della Multiservizi tragica. Lo stesso consigliere prima di parlare ha la possibilità di leggere le relazioni degli attuali avvocati incaricati dall’attuale amministrazione.
Farmacie che non pagavano i fornitori che, pertanto, non effettuavano più rifornimento di medicinali, spese legali esorbitanti, una gestione del servizio rifiuti disastrosa, magazzini pieni di manufatti ed attrezzature acquistati e mai messi in opera. Il tutto può essere consultato e documentato perché pubblico.
Per non parlare, poi, della situazione contabile che evidenziava una consolidata crisi di liquidità, una perdita di bilancio esercizio 2005 di € 257.760, ed una perdita di bilancio esercizio 2006 di € 184.313, poi rettificata dal nuovo CDA, nell’importo di € 710.629. Bilanci non approvati per ben due anni. Spese esorbitanti per organizzare il Natale, riconosciute come danno erariale dalla corte dei conti, inesistenti per mancanza di tracciabilità nei bilanci per il tribunale di CIVITAVECCHIA.(sic)
Tutto ciò mentre il CDA della Multiservizi negava in modo arrogante ai consiglieri di minoranza perfino l’accesso agli atti, come se fosse “cosa” di proprietà privata. Stessa cosa per l’allora maggioranza. Esistono molte richiese di chiarimenti, da parte degli organi comunali, per iniziative prese senza l’autorizzazione del socio unico.
Dagli atti emerge indiscutibilmente che, mentre accadevano fatti così gravi, l’amministrazione di quel momento, restò inerte, non potendo effettuare il dovuto controllo analogo, né poté assumere quelle energiche azioni ed iniziative che, quale socio unico, avrebbe dovuto assumere, permettendo, di fatto, purtroppo, una lunga e perdurante gestione allegra.
La lista che compone la disastrosa situazione della Multiservizi, ereditata dall’amministrazione Mazzola, così come asseverata anche da una circostanziata relazione della Guardia di Finanza, è lunga.
Gli amministratori erano già stati fortunati sui presunti reati penali dichiarati nel 2016, dalla Procura della Repubblica di Civitavecchia prescritti per decorrenza dei termini. Come il solito, in Italia la giustizia fa passare tanto tempo.
L’Italia è uno strano paese, ci troviamo di fronte a due sentenze contrastanti sulla medesima vicenda, una motivata di condanna della Corte dei Conti che costituisce un vademecum su come non si deve gestire una società, un’altra di assoluzione.
Certamente, per atto d’obbligo, ci sarà una decisa azione dell’attuale amministrazione, che riscattandosi, per l’offesa subita, dall’antica pessima performance, proprio sulla Multiservizi, con il senno di poi e con un ritrovato senso della giustizia, dovrà segnare un punto a favore della trasparenza e della ricerca di responsabilità, sull’allegra gestione della società. Si tratta di sciogliere il nodo che porti alla impugnazione di questa assurda e contraddittoria sentenza, che si scontra con le evidenze dei fatti e la logica dei numeri, che già è costata moltissimo alle tasche dei cittadini tarquiniesi. Decisioni importanti degli attuali amministratori e di grande responsabilità personale.
Gli ex amministratori della Multiservizi, sono stati fortunati ad incontrare un giudice civile, quanto meno generoso. Se fossi in loro e nei compagni di cordata che si sono eretti a difensori d’ufficio, senza aver letto neanche una riga del corposo fascicolo, mi godrei in silenzio l’insperata assoluzione almeno per la richiesta di danni, senza mettere in campo ulteriori polemiche. Mi limiterei, magari, a portare con devozione in segno di ringraziamento, in periodo pasquale un cero al Cristo Risorto.
Mauro Mazzola
L’estensore si assume ogni responsabilità per quanto dichiarato