
Appello ai Ministeri e all’Enel per accelerare il confronto
I sei Comuni aderenti all’Osservatorio Ambientale – Civitavecchia, Tarquinia, Santa Marinella, Tolfa, Allumiere e Monteromano – chiedono l’avvio immediato di un tavolo con i Ministeri competenti e con Enel per discutere tutti gli aspetti legati al futuro socio-economico dell’area. L’obiettivo è affrontare in maniera coordinata l’eredità ambientale e industriale lasciata dalla centrale a carbone di Torre Valdaliga Nord e avviare una trasformazione economica e sociale di lungo periodo.
Transizione dopo la chiusura della centrale a carbone
I sindaci accolgono con favore la decisione del Ministro Adolfo Urso di cessare la produzione di energia elettrica a carbone entro il 31 dicembre 2025, come previsto a livello europeo. Al tempo stesso, comprendono la scelta del Governo di mantenere la centrale in “riserva fredda”, senza produzione ma pronta a riattivarsi in caso di emergenza nazionale. L’assemblea ha ribadito che tali decisioni non devono modificare gli impegni già assunti con i Comuni, sollecitando l’esame rapido dei 28 progetti per la transizione energetica già presentati.
Trasparenza e standard ESG per lo sviluppo del territorio
L’Osservatorio sottolinea l’importanza di una valutazione complessiva delle nuove proposte di investimento, considerando gli effetti su tutta l’area e non solo sul singolo Comune. Verranno messe a disposizione risorse scientifiche, analisi, studi e dati per garantire un’informazione trasparente alle comunità e assicurare che ogni nuovo programma rispetti i criteri ESG (Environment, Social, Governance). «Il nostro obiettivo – hanno dichiarato i sindaci – è guardare a un futuro sostenibile con fiducia, garantendo crescita, tutela ambientale e coesione sociale».
