

Riceviamo dalla Prefettura di Viterbo e pubblichiamo
Si è svolto nella giornata del 30 settembre 2025, presso la Sala Consiliare del Comune di Tuscania, il quarto incontro tematico di area vasta promosso dal Prefetto di Viterbo, dedicato all’ambito distrettuale corrispondente al territorio di competenza della Compagnia dei Carabinieri di Tuscania. All’iniziativa hanno preso parte i Sindaci dei Comuni di Arlena di Castro, Canino, Cellere, Montalto di Castro, Piansano, Tarquinia, Tessennano, Tuscania e Valentano, unitamente ai vertici provinciali delle Forze dell’Ordine e del Corpo dei Vigili del Fuoco. Assenti i Comuni di Farnese, Latera, Ischia di Castro e Gradoli.
Il Prefetto ha aperto i lavori sottolineando il valore strategico di questa tipologia di incontri, che consentono di approfondire la conoscenza diretta del territorio provinciale e delle sue specificità, promuovendo un confronto operativo tra le istituzioni. L’obiettivo è quello di affrontare il tema della sicurezza in una prospettiva partecipata, fondata sulla prevenzione e orientata alla promozione di una legalità diffusa. In tale contesto, lo scambio reciproco tra i responsabili della sicurezza – il Prefetto quale Autorità provinciale e i Sindaci quali Autorità locali di pubblica sicurezza – si configura come strumento essenziale per intercettare i bisogni della cittadinanza e definire risposte efficaci.
L’analisi dei dati relativi alla criminalità ha evidenziato come questa porzione di territorio, anche in ragione della sua vocazione turistica, sia esposta alla commissione di reati. In particolare, i Comuni più popolosi (Tuscania, Montalto di Castro e Tarquinia), anche al di fuori della stagione estiva, registrano indici di delittuosità più elevati rispetto alla media provinciale per quanto riguarda i reati violenti e contro il patrimonio. Nel corso del primo semestre 2025 si è registrato un lieve aumento dei delitti contro la persona (lesioni, minacce) ed un decremento dei reati contro il patrimonio (furti, danneggiamenti). D’altra parte, particolarmente positivo è il dato relativo alle rapine, rispetto alle quali non sono emersi casi nel primo semestre 2025.
Per quanto riguarda, invece, i reati connessi al consumo di sostanze stupefacenti – soprattutto alle attività di spaccio – il numero significativo di denunce, che nel primo semestre 2025 ha registrato il maggiore incremento rispetto ad altre tipologie di reato, rappresenta un indicatore dell’efficacia dell’azione di contrasto delle Forze dell’Ordine, impegnate soprattutto nel contrasto del fenomeno nelle aree boschive ed in quelle adiacenti alle principali arterie stradali.
Sempre in tema di sicurezza, in particolare connessa al fenomeno della malamovida estiva, è stato evidenziato un cambio di passo nei Comuni rivieraschi rispetto all’anno scorso, frutto dell’integrazione tra le componenti istituzionali, con un apprezzabile contributo da parte delle Polizie Locali, della collaborazione della cittadinanza e del coinvolgimento del tessuto produttivo. In tale prospettiva, è stato rivolto a tutti i Sindaci l’invito a promuovere politiche di sicurezza che valorizzino la partecipazione civica, l’utilizzo delle tecnologie (come la videosorveglianza) e il rafforzamento delle risorse umane e strumentali, in particolare per le Polizie Locali.
In ambito di protezione civile, è stato rilevato che i Piani comunali vengono aggiornati con regolarità, ma è fondamentale garantirne la costante revisione, soprattutto per quanto attiene alla valutazione delle aree a rischio esondazione, attraversate da corsi d’acqua a prevalente carattere torrentizio. In questo senso, è stata dunque sottolineata l’importanza di una risposta pronta da parte del sistema comunale di protezione civile, della promozione di una coscienza civica in materia e del sostegno al volontariato.
Per quanto riguarda la sicurezza stradale, il territorio presenta criticità analoghe a quelle riscontrate nel resto della provincia, in particolare per quanto concerne la manutenzione della rete viaria. I Comuni sono stati invitati a segnalare le problematiche specifiche e a farsi parte attiva nella loro risoluzione. Relativamente agli autovelox, il Prefetto ha ribadito la validità del decreto prefettizio che mensilmente ne coordina l’utilizzo sul territorio provinciale. Al termine degli incontri in essere, saranno fornite specifiche raccomandazioni ai Comuni sul tema e saranno valutate le richieste di nuove installazioni nei punti per i quali risulterà comprovata la pericolosità.
Sul fronte dell’immigrazione, è stato evidenziato che la presenza di cittadini stranieri e di richiedenti protezione internazionale è proporzionata rispetto alla popolazione residente e al dato provinciale. Tuttavia, è stata segnalata l’assenza di una rete di seconda accoglienza (SAI) nei Comuni dell’ambito e il Prefetto ha invitato le Amministrazioni locali a investire in tale direzione, al fine di favorire un’integrazione reale e diffusa.
La Polizia di Stato, nel confermare i dati emersi, ha sottolineato l’importanza del confronto diretto con i Sindaci e della collaborazione con le Polizie Locali per il rafforzamento dei servizi di prevenzione. Il Comandante provinciale dell’Arma dei Carabinieri ha illustrato la presenza capillare sul territorio, garantita da 12 stazioni, 3 raggruppamenti forestali e dal presidio biodiversità delle saline di Tarquinia, e ha ribadito l’impegno quotidiano dell’Arma nella prevenzione e nella repressione dei reati. In particolare, l’impegno profuso contro lo spaccio di stupefacenti in area boschiva ha determinato il successo dell’operazione “Sottobosco” condotta nel Comune di Montalto di Castro, con l’arresto in totale di 24 persone nell’arco dell’ultimo anno ed il sequestro di 2,5 kg di sostanze varie. Il Comandante della Guardia di Finanza ha segnalato che la Compagnia di Tarquinia effettua controlli costanti e ripetuti antievasione e partecipa, con risultati significativi alle iniziative di contrasto dello spaccio di stupefacenti.
Il Comandante provinciale dei Vigili del Fuoco ha evidenziato la necessità di aggiornare i piani comunali di protezione civile in relazione all’evoluzione dei rischi e alle trasformazioni del territorio. Ha richiamato l’importanza della prevenzione attraverso la cura e il controllo del territorio (sfalcio antincendio, manutenzione dei campi e degli argini) e si è detto molto soddisfatto della riattivazione del protocollo con Montalto di Castro e Tarquinia per il presidio acquatico a supporto della passata stagione estiva. È stata inoltre segnalata una riduzione degli incendi boschivi nel corso del 2025.
Nel successivo dibattito, il Sindaco di Tuscania ha confermato le criticità della rete viaria, aggravate dall’implementazione dei cavidotti connessi alla stazione di sollevamento di Montalto per gli impianti FER, e ha sottolineato l’importanza di politiche di sicurezza preventive anche attraverso l’uso delle nuove tecnologie, in risposta alla crescente percezione di insicurezza. Ha inoltre segnalato le difficoltà gestionali legate alla carenza di personale e alla difficoltà di reperire tecnici specializzati. Il Sindaco di Arlena di Castro ha riferito circa la percezione di insicurezza della popolazione, nonostante gli investimenti in videosorveglianza, e ha auspicato un sostegno governativo per favorire le assunzioni nei piccoli Comuni. Il Sindaco di Canino ha segnalato la presenza non controllata di cittadini extracomunitari che non svolgono attività lavorativa e la connessa percezione di insicurezza.
Il Sindaco di Tessennano ha invece riportato una percezione opposta, evidenziando la grande attenzione da parte delle Forze dell’Ordine e la collaborazione della cittadinanza, pur in assenza di una stazione dei Carabinieri. Ha segnalato la carenza di risorse umane nei piccoli Comuni e la necessità di un supporto governativo, nonché il fenomeno di spopolamento delle aree interne, che rende difficile l’intervento sostitutivo da parte delle Amministrazioni volto alla manutenzione dei territori.
Il Prefetto, ringraziando i Sindaci per il confronto attivo instauratosi nel corso della riunione, ha ribadito la necessità di fondare l’azione istituzionale su dati oggettivi, rispondendo alla percezione di insicurezza, a volte legata ad un mero sentito dire, con politiche di sicurezza responsabili e con una presenza concreta ed efficace sul territorio. In conclusione, il consesso ha concordato circa l’importanza di gestire i fenomeni in modo proattivo e partecipato, promuovendo un impegno congiunto tra tutte le istituzioni coinvolte per la tutela del bene comune e il rafforzamento della coesione territoriale.
