(f.e.) Sosta sì o sosta no lungo Corso Vittorio Emanuele? Un dilemma che segnato qualsiasi amministrazione comunale si è succeduta al governo della città ed ha sempre animato il dibattito locale.
Ora arriva un’ordinanza del comandante della Polizia Locale che di fatto sconfessa quanto fatto un anno fa dall’amministrazione Mencarini. Sino a metà corso la sosta rimarrà consentita per mezz’ora, nell’altra metà via le auto. La motivazione? “Il secondo tratto del Corso presenta una carreggiata ristretta e sul lato sinistro a salire sono posizionati balconi dei fabbricati presenti che spesso vengono danneggiati dai mezzi più alti”- si legge in delibera. Ma allora viene da chiedersi: il 23 ottobre 2017 data in cui era stata formalmente istituita la sosta a tempo sull’intero tratto di Corso Vittorio Emanuele, queste criticità non erano già presenti?
Dopo la mensa dunque il commissario prefettizio sconfessa dunque un altro provvedimento della passata amministrazione. Stando a quanto disposto sull’ordinanza ora, sosta vietata dunque nel tratto compreso tra Via della Caserma e Piazza Nazionale, con rimozione coatta a qualsiasi tipo di veicolo e con istituzione anche del divieto di fermata. Sono istituiti inoltre, dopo Via della Caserma, uno stallo di sosta per carico e scarico merci ed uno stallo di sosta a tempo (15 minuti) per gli avventori della farmacia presente lungo il tratto citato. Nuovo cambio dunque per una sosta, quella nella città di Tarquinia, che non trova pace per via della mancanza di sufficienti aree di sosta. Giulivi, voce della Lega, ha già detto il suo sì alla chiusura del corso. Ora bisognerà vedere cosa proporranno gli altri. Di sicuro il caos resta.