Talete, il Consiglio di Stato dà torto ai comuni “ribelli”. Mazzola: “È la conferma che la nostra scelta era corretta”

Era nell’aria da qualche tempo – soprattutto dopo un’analoga decisione in merito al passaggio in Acea Ato2 da parte dei comuni dei comprensori a nord di Roma – ma ora è notizia certa: il Consiglio di Stato, con una sentenza pubblicata il 14 giugno 2017, ha respinto definitivamente l’appello di alcuni sindaci del Viterbese – tra cui quello di Montalto di Castro, Tuscania e Monte Romano – contro la sentenza del n. 5879 del Tar del Lazio del 18 maggio 2016 che li obbligava, di fatto, a cedere il servizio idrico alla Talete. I ricorrenti sono stati anche condannati al pagamento delle spese di giudizio.

“La notizia conferma come la tanto criticata scelta dell’amministrazione da me guidata di entrare in Talete fosse la più corretta”, le parole di Mauro Mazzola, sindaco di Tarquinia e presidente della Provincia di Viterbo, più volte entrato in polemica sulla vicenda. “Ora vorrei sapere chi pagherà le spese per i ricorsi. – conclude – E secondo me, un bravo sindaco sa leggere ed applicare la legge, non ha bisogno di farsela imporre dai tribunali”.