

C’è un filo di amicizia, musica e affetto che unisce Tarquinia a uno dei cantautori più iconici e amati del panorama italiano: Rino Gaetano. Un legame che attraversa il tempo e che trova le sue radici nella storia della famiglia Micocci, custode di una stagione irripetibile della musica d’autore.
Stasera, martedì 21 ottobre, al Festival del Cinema di Roma, si terrà l’anteprima del docufilm di Giorgio Verdelli dedicato proprio a Rino: un racconto intenso, capace di restituire al pubblico non solo la forza delle sue canzoni, ma anche l’anima autentica di un artista fuori da ogni schema.
Tra i protagonisti di questa nuova celebrazione non potevano mancare Francesco e Stefano Micocci, figli di Vincenzo, fondatore della leggendaria IT Dischi, la prima etichetta a credere in Rino e a guidarlo nei suoi esordi. “Vederlo oggi così amato, dopo 44 anni dal suo trasferimento nei Giardini dell’Eden, è una gioia immensa”, raccontano, ricordando con emozione gli anni condivisi con lui, tra musica, ironia e amicizia sincera.
È proprio dal litorale etrusco che questo legame ha preso forma, trasformandosi nel tempo in un simbolo culturale che unisce passato e presente. Tarquinia, ancora oggi, ne custodisce la memoria e l’energia, diventando il punto d’incontro ideale di chi continua ad amare Rino e il suo messaggio universale.
Francesco Micocci ha voluto raccontare questa eredità nello spettacolo “VivaRinoSempre”, disponibile online, e nel libro di prossima pubblicazione “Vincenzo, io t’abbraccerò”, un tributo alla figura paterna e a quella stagione irripetibile della musica italiana. Anche il giornalista Leonardo Metalli (Tg1 Rai) ha recentemente dedicato a Rino un docufilm andato in onda su Rai 1, confermando come l’artista calabrese continui a ispirare nuove generazioni e a suscitare emozioni autentiche.
Forse è proprio questa la forza di Rino Gaetano: la capacità di parlare a tutti, senza tempo. I giovani lo scoprono e lo cantano, gli adulti ne rivivono i versi, i veterani ne custodiscono l’ironia e la dolce malinconia. Le sue canzoni, ieri provocatorie e visionarie, oggi suonano come una bussola per chi cerca verità e leggerezza insieme.
All’anteprima romana di Verdelli, tra applausi e commozione, non si è celebrata solo la memoria di un grande artista, ma la certezza che la voce di Rino continua a vivere, attraversando generazioni e continuando a emozionare, proprio come allora.
