Tarquinia, ecco il primo consiglio dell’amministrazione Mencarini: seguilo su lextra.news

Passo dopo passo, la cronaca del primo consiglio comunale dell’era Mencarini: dalla convalida degli eletti al giuramento del nuovo sindaco, sino alle due mozioni presentate dal Movimento 5 Stelle.

ore 20:30

Maggioranza già al completo sugli scranni, l’opposizione arriva alla spicciolata: già in aula Moscherini e Riglietti. Novità: la vittoria del centrodestra porta all’inversione delle posizioni negli scranni. Pubblico già numeroso.

ore 20:35

Il presidente del consiglio annuncia l’inizio entro 10 minuti in attesa dei consiglieri assenti. Sono arrivati anche Cesarini e Celli.

ore 20:37

Si inizia: assente all’appello Ranucci, ingresso dell’ultim’ora per Bacciardi.

ore 20:40

Presiede la seduta il consigliere anziano Federica Guiducci, che apre ringraziando tutti i predecessori. Intanto arriva anche Ranucci. “In campagna elettorale toni accesi, ora speriamo clima più sereno”, così Federica Guiducci introduce  “Potranno dirci che siamo inesperti, ma se alla nostra generazione non è dato spazio mai potremo dimostrarlo”. Poi augura a tutti buon lavoro, a partire dal sindaco.

ore 20:44

Curiosità di costume: la minoranza tutta in tenuta bianca. Inizia la convalida degli eletti. Il presidente ricorda la questione sulle incompatibilità posta da Moscherini sia prima che dopo le elezioni in riferimento a Cenci e in particolare a Ranucci, ma si specifica che la fattispecie non può essere applicata a Ranucci stesso, concludendo come secondo il segretario comunale lo stesso Ranucci non sia incompatibile. Inoltre si ratificano le dimissioni dei cinque consiglieri divenuti assessori, indicando i primi dei in eletti nelle rispettive liste come subentranti in consiglio comunale. Curiosità: presente in sala anche il sindaco di Montalto Sergio Caci.

ore 20:55

Moscherini chiede la parola: “Rispetto alla questione incompatibilità, ho visto citata la mia lettera al segretario generale. Ritenendo la risposta della segretaria non congruente alle questioni da me poste, ho chiesto un incontro al Prefetto. Il Vicario del Prefetto mi ha detto che avevano presentato un quesito al Ministero degli Interni: mi dissero che per la Cenci era applicabile l’ineleggibilità, allora chiedi perché si candidasse. Ancora non ho avuto quelle risposte dal Ministero dell’Interno”. Battibecco Moscherini-Ranucci: “Chi è che comanda ora?”, chiede Moscherini.

Il presidente spiega che non è giunta alcuna comunicazione dal Ministero, per cui a tuttora non sussistono casi di incompatibilità. Moscherini si astiene in attesa del chiarimento del Ministero. Parla Ranucci: “Primo consiglio post elettorale, di solito è di benvenuto. Così era quando vincevamo, così sarà oggi. Per il resto ci sono gli organi competenti che valuteranno. Io dico benvenuti e bravi a tutti: quando una lista vince bisogna congratularsi. Noi saremo qui per migliorare le cose a Tarquinia, non per farci le guerre o cercare cose personali o familiari. Mai successa una cosa del genere in campagna elettorale, quest’anno introdotto un modo che non ci interessa di fare politica. Dico al sindaco: Tarquinia ti ha votato, siamo contenti che ti ha votato, faremo opposizione seria sulle cose che non vi piaceranno”.

ore 21:05

Olmi: “consiglio comunale sede di dibattito. La campagna elettorale è finita, spero si rientri nei canoni della correttezza”. Poi ricorda Sergio Benedetti e Gianfranco Guiducci. Celli: “Mi associo a complimenti ed auguri, saremo vigili e attenti ma avremo il piacere di condividere ciò che farete di buono. Speriamo che l’amministrazione avvenga nel modo più giusto, utile e trasparente. In campagna elettorale si può dire di tutti, ma da oggi ciò che serve sono gli atti: i racconti di oggi di Moscherini sono parole, non credo che se il Prefetto avesse avuto un dubbio non avrebbe contattato il comune”.

ore 21:10

Votazione: tutti favorevoli, astenuti Moscherini e Riglietti. Secondo punto, elezione del presidente del consiglio. Proclamato Arrigo Bergonzini, che prende il suo posto in consiglio. 11 favorevoli, tre voti per Cesarini, due schede bianche, un voto Bacciardi .

ore 21:30

Terzo punto: il giuramento del sindaco. Una volta giurato, il Sindaco comunica la giunta e le rispettive deleghe, esattamente come annunciate nei giorni scorsi. Poi le deleghe ai consiglieri: Federica Guiducci pubblica istruzione, Benedetti protezione civile, Zacchini sport, Olmi ambiente e sicurezza, Bordi patrimonio e demanio, Ziccardi commercio, Monti verde pubblico e arredo urbano, Cerasa rapporti istituzionali e pari opportunità, Perinu canile comunale.

ore 21:35

Si vota per i rappresentanti in commissione elettorale. Giunto nel frattempo in sala anche il consigliere regionale Daniele Sabatini. Guiducci 5 voti, Perinu 5, Riglietti 4, Ranucci 2: eletti in commissione elettorale Guiducci, Perinu e Riglietti. Supplenti Benedetti, Monti e Celli.

ore 21:50

ora la commissione per la formazione degli albi dei giudici popolari. Eletti Olmi e Cesarini.

ore 21:55

Si procede con la definizione degli indirizzi per la nomina e la designazione dei rappresentanti del Comune presso Enti, Aziende ed Istituzioni. Si soprassiede sulla lettura delle premesse e si leggono i criteri da portare in votazione. Approvato all’unanimità.

ore 22

Si discute la prima delle due mozioni del M5S, per proporre la convocazione del consiglio comunale solo in orari serali. Bergonzini spiega come l’amministrazione ritenga non debba essere tassativa la condizione proposta, e pur privilegiando la convocazione in orari serali, propone una modifica alla mozione indicando di convocarli prevalentemente in orari serali, per non precludere la possibilità in caso di urgenza di convocazione giornaliera. Cesarini condivide l’impostazione: “La partecipazione non è un concetto astratto. Vogliamo che la popolazione possa partecipare intensamente alla vita politica del nostro comune, con attenzione particolare ai beni comuni”. Ranucci: “D’accordo sulla proposta di modifica del presidente del consiglio. Difficile pensare che d’inverno un cittadino trovi facile restare sino alle 3 di notte”. Moscherini: “D’accordo sul favorire la partecipazione, poi sta al buon senso trovare le giuste soluzioni in base al tipo di discussione, magari anche prevedendo interruzioni o riprese. Comunque d’accordo sullo scegliere orari che vengano incontro alla partecipazione dei cittadini”. Celli: “Chiaramente d’accordo sullo spirito della mozione. Ma per me favorire la partecipazione non va fatto vincolando la partecipazione su un orario: dubito che alla sera d’inverno favorisca la massima partecipazione”. Moscherini: “Votiamo comunque la proposta di Cesarini, poi semmai mettiamo a votazione quella rielaborata”. Bacciardi: “Concordo sulla proposta di Cesarini con la modifica proposta, perché non sia vincolante”. Va a votazione la proposta originaria del Movimento 5 Stelle modificata con il termine “prevalentemente”: approvata all’unanimità.

ore 22:20

Si va in votazione per la disponibilità della sala consigliare, ora concessa solo in caso di eventi patrocinati dal comune. Il M5S propone che la sala sia concessa prevalentemente alle attività istituzionali,ma concessa in uso anche per iniziative riguardanti la comunità locale, con una serie di specifiche. “Vorremo poter tornare a utilizzare questa sala come lo era prima che venisse preclusa”, spiega Cesarini. Celli: “A prescindere dal fatto che questa sala non è mai stata negata a nessuno, ma è stata utilizzata da tutti, la delibera fu fatta perché lasciare la sala senza regolamentazione ha procurato dei danni. Condivido il principio per cui questa sala deve essere utilizzata da tutti, ma con una disciplina seria che la salvaguardi materialmente e dal punto di vista istituzionale. La proposta è limitante: prevede la necessità di passare dall’intercessione della politica, cioè di un consigliere comunale. Per me va favorito l’utilizzo della sala consigliare, ma attraverso un regolamento preciso e chiaro”.

Moscherini: “D’accordo con la proposta di Cesarini, perché sono forestiero e minoarndi capire che per come è impostata ora è a rischio di abusi da parte di chi ha il potere. È bene che un consigliere comunale si assuma la responsabilità di chi utilizza questa sala”. Olmi: “Materia complessa: otto anni fa questa fu una decisione liberticida, perché fu una chiusura. Questa cosa va assolutamente rimossa: con il comitato civico di cui faccio parte ci fu negata questa sala: è una cosa limitante e antidemocratica. Propongo di soprassedere alla votazione, portare tutto in commissione e elaborare un regolamento più aperto possibile”.

Bergonzini spiega che la maggioranza condivide la proposta, cioè di discutere a breve la vicenda in commissione da poi votare in consiglio. Cesarini apprezza la buona volontà, ma ritiene che la cosa vada rimossa subito, per poi regolamentarla in consiglio. Ranucci: “Vogliamo che tutti i cittadini utilizzino la sala consigliare? E leghiamo questa cosa al cercare un consigliere? Vi siete inventati il consigliere delegato ad aprire e chiudere la sala consigliare. Fate un regolamento serio e tutti possano usarla”.

Va a votazione la mozione del M5S. La maggioranza vota contro ma con l’impegno di fare a breve un regolamento da riportare in consiglio. Ranucci parla di un regolamento. Moscherini e Riglietti propongono di votare a favore per poi impegnarsi già nel testo a fare un regolamento a breve. Alla fine si vota la mozione originaria: 4 favorevoli (anche Bacciardi) e 13 contrari. Consiglio chiuso con qualche polemica sull’ultima scelta.