Tarquinia, l’ANPI chiede la revoca della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini

Bandiera italiana con logo ANPI, simbolo della memoria antifascista e dei valori della Resistenza.

Riceviamo dall’ANPI – Comitato di Tarquinia e pubblichiamo

In questi giorni abbiamo avuto modo di leggere un verbale pubblicato all’albo pretorio del Comune di Tarquinia il giorno 25 maggio 1924 nel quale veniva conferita, dall’allora Commissario Prefettizio A. P. Torri, al Capo del Governo Benito Mussolini la cittadinanza onoraria di questa città. L’iniziativa era partita da una richiesta del Direttorio del Fascio di Tarquinia in data 22 maggio del medesimo anno.

Ci chiediamo se, ad oltre 100 anni da tale delibera, la stessa sia mai stata revocata. Esiste una totale incompatibilità tra il significato di questa onorificenza e la figura di Mussolini, ideatore e guida del regime fascista direttamente collegato alla soppressione delle libertà democratiche, all’introduzione delle leggi razziali, alle persecuzioni politiche e religiose, nonché al coinvolgimento dell’Italia nella seconda guerra mondiale.

La revoca (nel caso non ci fosse mai stata) sarebbe un atto dovuto per rendere omaggio ai tanti nostri concittadini vittime di quel regime, ancor più oggi, a 80 anni dalla Liberazione e soprattutto in questo momento storico in cui libertà e democrazia vengono meno in tante parti del mondo. Con questa azione si darebbe un segnale forte, puntando l’attenzione sull’impegno che da sempre l’ANPI ha nel promuovere una società basata sui valori della Costituzione Repubblicana e del sentimento democratico.