Riceviamo e pubblichiamo
Nonostante questo, ho più volte ribadito la disponibilità ad organizzare ed effettuare Assemblee pubbliche sul tema, per togliere ogni dubbio ai più scettici e favorire una situazione unanime. La riunione del 14 ottobre si è comunque conclusa con la decisione di lasciare libertà di azione e coscienza di voto, soprattutto a fronte delle iniziative di più di 140 Comuni italiani che hanno deliberato l’istituzione di un registro del testamento biologico, risultando operativo quindi per oltre 12,7 milioni di italiani a livello comunale (il 21% della popolazione italiana). La cittadina etrusca, in particolare, farà seguito all’approvazione recente del Registro da parte di Roma Capitale e – ci auguriamo presto – alla prossima adesione del Comune di Viterbo, dopo i già operativi Comuni di Civita Castellana e Acquapendente.
Mi auguro che tutto l’iter per l’istituzioni di un registro delle DAT possa procedere senza ulteriori ripensamenti e barriere ideologiche, altrimenti ci sarebbe proprio da indignarsi.
Marco Gentili
Consigliere PD del Comune di Tarquinia, co-presidente dell’Associazione Luca Coscioni