
La tecnologia fa passi da gigante anno dopo anno, offrendo soluzioni sempre più avanzate e complete per le diverse esigenze degli utenti. Molto sta cambiando anche in ambito turistico, dove spesso l’esperienza virtuale sostituisce o si accompagna a quella fisica ampliando le possibilità per i viaggiatori: ecco cosa sta accadendo.

Le tecnologie digitali al servizio degli utenti
La digitalizzazione dei servizi interessa ormai tutti i settori, dalle comunicazioni interpersonali all’intrattenimento, dove per esempio piattaforme come quelle di casinò già da anni garantiscono esperienze complete agli utenti. Citiamo non a caso le società attive nel mondo dei giochi online, perché proprio queste rappresentano una delle realtà più innovative sia a livello di proposta ludica che di marketing customer oriented, con cataloghi ampi e in continuo aggiornamento e soluzioni in grado di avvicinare e convincere i potenziali clienti, come accade con i cosiddetti bonus senza deposito – che permettono di accedere agli svaghi senza effettuare alcun versamento iniziale.
Su piattaforme e app per giocare al casinò, sono oggi disponibili passatempi per tutti i gusti, dalle roulette ai tornei di carte, ma ciò che in questi anni ha fatto la differenza è stata l’introduzione di sistemi capaci di connettere più giocatori allo stesso tavolo sfruttando internet e lo streaming, ai quali sempre più spesso si aggiunge la realtà virtuale, che rende ancora più immersiva l’esperienza. Tutte queste novità si sono rapidamente espanse dal mondo dei videogame ad altre realtà, come appunto quella turistica, dove i tour virtuali non sono più una rarità ma un servizio presente su larga scala.
I tour virtuali per scoprire i vari luoghi di interesse
Già piuttosto affermati sul web, in versioni più o meno evolute, i tour virtuali rappresentano un modo pratico e veloce per scoprire a distanza i luoghi più belli del pianeta semplicemente connettendosi online da PC o da dispositivi mobili. Fare un tour virtuale significa poter vivere da schermo le emozioni tipiche della visita ad aree di interesse storico, archeologico o naturalistico, con la possibilità di muoversi al loro interno e dunque di avere un coinvolgimento maggiore rispetto alla semplice visione di fotografie.
Anche per quanto riguarda il territorio della Tuscia non mancano iniziative in tal senso, come i tour presenti sul portale Italiavirtualtour.it o quello di Pigierre.com con protagonista la città di Viterbo, ma la proposta è in forte crescita su tutto il territorio nazionale, tanto che anche i grandi colossi del web come Google (che già con Street View ha aperto alla possibilità di muoversi sulle strade di mezzo mondo) stanno lavorando in tal senso mettendo a punto servizi sempre più avanzati per i viaggiatori virtuali.
Viaggiare in tutto il mondo con la realtà virtuale
Dai virtual tour che sfruttano fotografie a 360° e video, in questi ultimi anni si sta passando a un utilizzo sempre più ampio della realtà virtuale vera e propria, una tecnologia che si avvia a diventare sempre più accessibile anche a livello economico permettendo alle persone di tuffarsi in ambientazioni di qualsiasi genere.
Utilizzata già per attività come simulazioni di volo, esercitazioni e videogame, la realtà virtuale è entrata rapidamente nel comparto turistico come strumento per permettere non soltanto di visitare siti archeologici, musei e altri punti di interesse, ma anche per entrare in altre epoche grazie alle ricostruzioni 3D di città del passato, dalla Roma dell’Impero alla Pompei pre-eruzione, un’opportunità unica per uscire dal classico schema delle spiegazioni didascaliche e “toccare con mano” cosa significasse vivere in un’epoca storica completamente differente da quella attuale.
Semplicemente indossando un visore VR a casa propria o in una delle sale messe a disposizione dagli stessi musei, è dunque possibile vivere esperienze altamente coinvolgenti che fino solo a pochi anni fa risultavano impensabili: un’opportunità da non perdere per gli stessi operatori, che investendo in tal senso potranno raggiungere una platea potenzialmente globale e creare un contatto più stretto, non solo in loco ma anche a distanza.
