Riceviamo e pubblichiamo
Daniela Alessandrelli, Marcello Antonj, Simona Orrù, Alessandra Sileoni e Alessia Torresi, hanno curato i testi, tradotti in inglese da Rachele Centini e rivisti da firme importanti come Maria Cataldi, Marina Micozzi e Luciano Marziano.
“Dopo i pannelli e nonostante gli atti vandalici subiti, torniamo a parlare della Civita parte importante del nostro patrimonio – conferma il Presidente Antonelli – con un progetto interamente finanziato dalla Fondazione CARICIV. Mai come in questo momento è fondamentale trovare risorse esterne all’Ente per realizzare progetti utili, anche volti alla rivalutazione del nostro patrimonio e alla sua divulgazione. Un grazie particolare al Professor Daniele Scalet, che a titolo rigorosamente gratuito ha continuato a seguire il progetto oltre i suoi vincoli amministrativi, un bell’esempio”.
Per Alessandra Sileoni Presidente dell’Associazione Archeologicamente “la location non è casuale. Dall’Alberata Dante Alighieri lo sguardo si volge verso la Civita, un ipotetico ponte che congiunga l’attuale Tarquinia con l’acropoli degli etruschi, un sito ancora tutto da scoprire e da scavare. Questa guida colma una lacuna e lancia la sfida per il recupero dell’area. Un grazie alla Fondazione CARICIV e all’Università Agraria, che continua a credere ancora nelle potenzialità del sito”.
Un lavoro dove i contenuti la fanno da padrone, utile al turista ma non solo, che guarda il sito nel suo complesso, storicizzando e fotografando la situazione attuale.