Viterbo è la città meno inquinata d’Italia. E la Regione Lazio conferma il suo impegno green…

Ultimamente si parla molto spesso di inquinamento e di smog, e lo si fa perché nelle principali metropoli italiane i livelli sono oltre la norma. Dall’altra parte, però, l’Italia non sta rimanendo con le mani in mano: negli ultimi anni sono infatti aumentati gli investimenti sulla mobilità green in diverse regioni. E, da questo punto di vista, il Lazio è riuscito a mettersi in mostra in più di un’occasione.

Viterbo è la città più green d’Italia

Viterbo è la città meno inquinata d’Italia: l’etichetta le è stata assegnata dal rapporto Ispra-Snpa e si basa sul fatto che nessuna città italiana, ad  eccezione di Viterbo, è riuscita nell’impresa di non superare mai il livello di guardia imposto dall’UE sul valore delle PM10. La città della Tuscia ha recepito al 100% l’importanza dell’applicazione delle misure contro lo smog e le polveri sottili, e dovrebbe essere presa come esempio anche dalle altre.  Anche se, in realtà, tutta la Regione Lazio si è dimostrata particolarmente attenta a questo fattore, e non solo prendendo in esame i risultati di Viterbo. Basti pensare alle domeniche ecologiche a Roma, ma anche agli investimenti sulle piste ciclabili. Infine, nel quadro degli interventi green, vanno inseriti anche gli 81 milioni di euro investiti per l’acquisto di nuovi mezzi Cotral a basso impatto inquinante.

Mobilità: la situazione a livello nazionale

Singole regioni a parte, anche l’Italia nel suo complesso sta dimostrando una certa attenzione al lato green negli ultimi tempi. Lo sostengono i dati del Rapporto sulla Mobilità in Italia, secondo i quali si è assistito ad un calo del -7% degli spostamenti in automobile rispetto al 2016. Viceversa, crescono gli spostamenti in bicicletta e a piedi, mentre il car sharing è ancora poco diffuso (lo si trova soprattutto nei grandi centri, come ad esempio Roma). Impossibile poi non citare, in questo senso, il Piano Strategico Nazionale con i suoi 3,7 miliardi di euro di investimenti sulla green mobility entro il 2033: un bel segnale in vista di un futuro che, si spera, sarà sempre più verde. E i modi per ridurre l’impatto ambientale, nel frattempo, continuano ad aumentare.

Gli altri modi per ridurre l’impatto ambientale Chiaramente esistono altri modi per ridurre l’inquinamento: ad esempio la già citata sharing mobility che, come detto, purtroppo al momento tende a diffondersi solo nelle grandi metropoli. Anche i monopattini e i segway elettrici (micro-mobilità green) stanno iniziando a circolare fra le strade italiane. Menzione speciale per le automobili a basse emissioni, ad esempio le auto elettriche usate (per ridurre anche i costi, oltre all’inquinamento), una soluzione sempre più apprezzata dagli italiani. Ma le soluzioni possono essere anche più semplici e immediate: utilizzare i mezzi pubblici, muoversi di più a piedi o in bici, dividere il percorso in auto con un amico. L’importante è cercare di ridurre il più possibile l’inquinamento della mobilità cittadina, come sta succedendo nel Lazio e in particolare a Viterbo.