Si corre domani, tra Firenze e Faenza, l’edizione numero quarantasei della 100 km del Passatore, l’ultramaratona considerata la più bella del mondo, sicuro la più attesa dai podisti italiani.
“Al terzo anno il percorso non è più una sorpresa, – racconta Gianni, la testa già a domani – quello che ti aspetta lo sai. Ma le emozioni, la paura di non riuscire a dosare bene le forze, la speranza di arrivare in fondo, sono sempre le stesse. Sai che il Passatore non è poi così Cortese e non ti regala niente!”. “Sicuramente non c è più l’incognita di correre la notte tutte quelle ore e tutte le altre cose, – continua Gianni – però l’emozione pregara e sicuramente del giorno stesso è tanta: il mio obbiettivo sarà sempre lo stesso quello di terminarlo senza dar troppo peso al tempo (ha un personale di 11 ore e 40, ndr), importante come sempre sarà gestire, nelle prime ore calde di gara, l’alimentazione e l’idratazione e tutte le cose di prima necessità”.
“Andrà bene, sarò felice, qualsiasi sia il numero dei kilometri che riuscirò a fare – confida Giovanna, armata di tanta buona volontà ma alle prese con qualche problema fisico, che ha rallentato i suoi allenamenti nell’ultimo mese e mette in serio dubbio la riuscita dell’impresa. Ma lei, figlia di centisti, non si arrende. “Via il lupo, viva noi e grazie a chi ci accompagna”.
A partire da Stefania Giannetti, anima immancabile e preziosa della Polisportiva, che di nuovo vivrà sul percorso l’emozione dei “suoi” atleti, raccontando anche sui social passo per passo la corsa verso Faenza. Con lei, come detto, il presidente che, confessa: “Sono felice di essere presente insieme ai nostri atleti, non potrò essere parte attiva ma li sosterrò il più possibile durante la gara”. In bocca al lupo!