Riceviamo e pubblichiamo
«Sono passati 72 anni, da quel 25 aprile in cui gli italiani grazie alla Resistenza seppero liberare il proprio Paese dal nazifascismo. – ha affermato il primo cittadino – Non siamo qui per fare una retorica celebrazione ma per ricordare e riflettere. In questo anniversario commemoriamo i tanti giovani, giovanissimi, che sono stati fatti prigionieri, torturati, che hanno perso la vita combattendo o nei campi di sterminio, i militari che rifiutarono di arrendersi ai tedeschi, le vittime delle stragi nazifasciste, e i sopravvissuti che con la loro forza d’animo hanno saputo affrontare momenti terribili e andare avanti.
La Resistenza è stata un moto nazionale, che ha visto uniti nella lotta, ma anche in altre forme non armate, gli italiani. Come affermato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ricordare la Resistenza e il sacrificio dei tanti che liberarono l’Italia dal nazifascismo significa garantire la Costituzione.
La Costituzione repubblicana, nata dalla Resistenza, ha rappresentato il capovolgimento della concezione autoritaria, illiberale, esaltatrice della guerra, imperialista e razzista che il fascismo aveva affermato in Italia. La memoria di settantadue anni fa è fatta di tante storie personali e collettive che costituiscono un patrimonio che deve permanere nella memoria del Paese. Abbiamo il dovere di ricordare: non dimenticare è un impegno che rivolgiamo innanzitutto ai giovani, ai cittadini del futuro, affinché mantengano la memoria e la consapevolezza della storia dei nostri territori. Ricordiamo per capire il presente e affrontare il futuro.
Sperando che il nostro Paese, smarrito tra tante drammatiche vicende nazionali ed internazionali, ritrovi la sua strada proprio sulla base della memoria e dei valori che oggi più che mai sono fondamentali per assicurare ai nostri giovani un futuro migliore. Il dovere che abbiamo nei confronti di chi, tanti anni fa, a costo di estremi sacrifici ci ha liberato dall’oppressione nazifascista e consegnato un’Italia, libera,democratica e unita, è quello di fare in modo che quelle speranze non vengano deluse, che quelle conquiste non vengano compromesse».