Tarquinia saluta Giuseppe Cappellacci: ha raccontato la città con pennelli e colori

Ph: Renato Rosati

(s.t.) Tarquinia è una terra che ispira, che stimola il gusto per esprimersi, anche spesso nelle diverse forme artistiche. Per questo è una città che, nel tempo, ha visto nascere e crescere – e in alcuni casi, tutt’altro che infrequenti, lasciarsi ospitare – spiriti creativi dedicatisi all’arte. E tanti di loro, probabilmente a partire dal più celebre, Brian Mobbs, hanno finito in qualche modo per raccontare Tarquinia per immagini: opere che non solo immortalano, in molti casi esposti nei salotti delle abitazioni, le bellezze architettoniche o naturalistiche di questa città, i suoi scorci, i suoi colori, ma che ne vogliono trasmettere lo spirito, la vita.

In questi giorni Tarquinia saluta un uomo che, pennello alla mano, l’ha raccontata in un modo e uno stile così suoi da diventare inconfondibili, trasmettendo tramite i colori l’amore per la propria terra: è scomparso ieri, infatti, Giuseppe Cappellacci. Da parte della Redazione, le più sentite condoglianze alla famiglia.