A Tarquinia DiVino al veleno, la replica di Serafini al PD: “Cerca solo visibilità, ma è al minimo storico”

pietro serafiniChe l’estate stia finendo lo si capisce anche dal ritorno degli scontri politici: dopo settimane di quiete, in poche ore si accende una polemica dai toni accesissimi tra il Partito Democratico di Tarquinia, che in una nota aveva, tra le altre cose, attaccato l’organizzazione del DiVino Etrusco, e Pietro Serafini, l’assessore al Turismo del Comune di Tarquinia che ha coordinato l’evento.

“Palmini chi? – esordisce nella sua replica Serafini – Il segretario del PD? Lo stesso che dopo cinque anni da presidente del consiglio non è riuscito ad essere eletto? Lo stesso che non è stato capace di presentare una lista del suo partito per le elezioni dell’Università Agraria?”

“Al fine di avere un minimo di visibilità il PD critica una manifestazione, forse la più importante della città, che coordinata dall’assessorato che dirigo ha incrementato non solo le cantine di qualità ma anche le presenze. – entra nel merito Serafini – Il DiVino Etrusco è una vetrina importante per far conoscere ulteriormente la nostra città: Palmini continua con la politica inconcludente che ha portato lui a non essere eletto e il suo partito al minimo storico. Io, democraticamente, accetto consigli e critiche costruttive per migliorare la manifestazione, ma non le strumentalizzazioni politiche”.