Riceviamo e pubblichiamo
“Noi, non ve la diamo!”, un titolo che può far discutere. I titoli spesso sono pensati per destare attenzione ed essere allusivi: in questo caso potrebbe essere lesivo per la dignità delle donne? Assolutamente no: è soltanto un inno alla rivolta. Un gruppo di donne stanche delle sanguinarie e lunghe guerre si uniscono per uno sciopero del sesso, come mezzo ricattatorio. Sono donne battagliere che tra occupazioni e “colpi di lingua”, lottando, riescono a smascherare cosa veramente nascondono le guerre – potere, soldi e sorti dell’economia – ponendo davanti a tutti la loro negatività, come privazione dei diritti umani, naturali e della felicità comune e individuale.
Lo spettacolo narra la storia di un gruppo di donne che sono pronte a discutere, a infuriarsi, a ribellarsi con forza per prendere decisioni e resistere per farsi sentire. E di altre più conservatrici che si oppongono a questo modo troppo irruento e poco consono al ruolo di donne emancipate, ma abituate ad essere madri e mogli. Un testo liberamente tratto dallaLisistrata di Aristofane, uno dei primi testi della cultura occidentale che affronta il problema dell’emarginazione femminile, con un linguaggio diretto e d esplicito dove sono rappresentate tante personalità e caratteri di donne con le loro paure, dubbi , sicurezze e determinazione della condizione femminile.
Una drammaturgia moderna e un’ambientazione cubista per creare atmosfere surreali, oniriche e divertenti.
Per informazioni e biglietti: 0763.733174 – 334.1615504 – www.teatroboni.it