Agraria 2015, la carica dei 112 (o 111?): i candidati tra psicodrammi e rinunce

La-carica-dei-101La corsa per via Garibaldi è partita: tranquilli, niente podismo, solo la metafora dell’appena iniziata campagna elettorale per le prossime – 25 ottobre la data prescelta – votazioni per scegliere il presidente dell’Università Agraria di Tarquinia. Blasi per il centrosinistra, Catini per il centrodestra, ma a sostegno dei due aspiranti presidenti c’è un centinaio di candidati alla carica di consigliere, con sette liste e tante storie e valutazioni dietro.

Partendo da una vicenda che pare presa da una trama da film americano, di quelle fatte di matrimoni, colpi di scena, ripensamenti e lieto fine: erano circa le 11 di ieri mattina quando gli uomini della lista “Idea Sviluppo”, una delle tre a sostegno di Manuel Catini, scoprivano che tra i nomi del PD – naturalmente a sostegno di Blasi – risultava anche quello di Cesare Selvaggini. E cosa c’è di strano, in un nome che già concorse sino ad essere consigliere comunale? Nulla di per sé, se non fosse che tra i candidati di “Idea Sviluppo” risultava già da qualche giorno esserci Silvio Torresi, suo neo genero, in luna di miele proprio dopo le recentissime nozze. Immediata la reazione dei rappresentanti della lista, rabbiosi col PD reo, a loro avviso, di aver architettato questa mossa. Ma i colpi di scena parrebbero non finiti: anche se l’ufficialità di ogni candidatura arriverà dopo la commissione che si riunisce oggi alle 17, sembrerebbe che Selvaggini sia pronto a fare un passo indietro. Il lieto fine, appunto, anche se bene, dalla vicenda, non ne esce nessuno o quasi, se non il neo sposo ancora in viaggio. Se la rinuncia fosse confermata, non è certo un bell’inizio di campagna elettorale per il PD, che si troverebbe con un nome in meno sulla propria lista.

Di vicende curiose, in una tornata con oltre 100 candidati, ce ne sono parecchie, tra colleghi di lavoro al confronto/scontro, coppie ormai divorziate e passaggi di lista o schieramento più o meno sorprendenti. Partendo banalmente da qualche statistica, scopriamo che l’età media tra i candidati è 45,11 anni, dato al cui abbassamento contribuiscono notevolmente le liste a sostegno di Catini, tutte e tre sotto la media, con la più giovane, quella per Catini Presidente, che registra 38 anni in media a candidato: segno del tentativo del centrodestra ti intercettare fasce di voto più giovani, coerentemente anche con l’immagine – e l’età – del candidato presidente.

In linea col dato medio la lista dei Moderati e Riformisti e quella civica Impegno Sociale, le età salgono con quella PD e soprattutto col Polo Civico di Sinistra, che presenta una media di 53 anni a candidato. Dato, questo, frutto anche della presenza di due dei candidati più anziani: sono, nel complesso, tre quelli nati nel 1943, così come tre “classe 1994” si contendono per poche settimane la palma di più giovane, che spetta nel dettaglio a Laura Capotorti.

Molto, poi, ci sarà da dire via via sulle correnti politiche che sosterranno i singoli personaggi, sulle scelte e le strategie che i nomi nascondono: capitoli complessi da affrontare nel corso di un mese che si preannuncia lungo.

Ecco il link alle lista con tutti i candidati