Agraria, convocato per il 25 febbraio il consiglio d’amministrazione

Riceviamo e pubblichiamo

Il 25 febbraio, alle ore 21.00, presso il palazzo comunale di Tarquinia, si terrà il consiglio di amministrazione dell’Università Agraria. Tre i punti all’ordine del giorno, tra cui l’approvazione del bilancio di previsione 2014. «Sull’argomento si sono già svolte due commissioni e la conferenza capigruppo, con un’analisi completa dei vari capitoli del bilancio. – dichiara il presidente del consiglio Fabio Bordi – Il collegio dei revisori dei conti ha inoltre espresso parere favorevole. A precedere la votazione del bilancio, le comunicazioni del presidente e l’approvazione del verbale della seduta consiliare precedente». «È un bilancio molto tecnico. – spiega il presidente della commissione bilancio Maria Elisa Valeri – Sono state risolte in maniera definitiva questioni che hanno fatto la storia dell’Ente. Dopo l’eccellente lavoro che ha portato alla definizione della “datio in solutum” per l’ICI non pagata dal 1993, con questo documento si mette la parola fine anche alla questione di IVA e Irpeg dovuta dall’Ente per gli anni 1998-1999. Oltre un milione di euro che è stato rateizzato mediante accordo con Equitalia, certificati e programmati con questo bilancio. È stato quindi completato il lavoro di risanamento. I debiti sono stati generati in gran parte negli anni Novanta e diventati definitivi con le sentenze della Corte di Cassazione nel 2009/2010. In totale, oltre 3 milioni e mezzo di euro di monte debito, che gravava sulle spalle dell’Università Agraria e, ribadisco, generato dal 1993 in poi e che è stato in questi quattro anni abbattuto con grande sacrificio e impegno. Il senso di responsabilità e la professionalità del presidente Alessandro Antonelli, la competenza dei tecnici e degli uffici, il lavoro dei consiglieri e della giunta consentono oggi di avere un Ente senza debiti. Un traguardo di cui andare orgogliosi, segno di buona amministrazione, di coraggio nell’affrontare i problemi. Per questo ci attendiamo ampio consenso sul bilancio, per condividere unitariamente questo percorso virtuoso senza polemiche».