Agraria, varata la nuova giunta: quattro assessori e Leoncelli vice presidente

Riceviamo e pubblichiamo

«Riduzione a quattro assessori più il vicepresidente. Con i soldi risparmiati saranno acquistati macchinari sanitari in uso negli impianti sportivi». Con queste parole il presidente dell’Università Agraria Alessandro Antonelli ha presentato la nuova giunta durante il consiglio di mercoledì 25 settembre. «Esecutivo figlio della sintesi politica tra le forze che sostengono la maggioranza. – prosegue – Condivido con loro le mie scelte e le responsabilità, i nomi presentati e valutati con attenzione. Persone capaci cui non è consentito sbagliare, perché manca solo un anno e otto mesi alla fine del mandato. A loro chiediamo risultati. Unico rammarico l’assenza di donne in giunta. Mi sono battuto e ho perorato questa causa ma devo ammettere di non esserci riuscito. Spero che le forze politiche che mi sostengono facciano loro questa istanza di giustizia e cultura. Disponibile a modifiche solo in questa direzione. I dinieghi ricevuti ci dicono che non basta un obbligo di legge, fare politica per una donna è ancora più difficile che per un uomo». Maurizio Leoncelli (Polo dei Moderati) sarà il vicepresidente con deleghe alle concessioni, quote, lotti di terreno e orti; Attilio Maria Boni (Partito Democratico) assessore al demanio forestale, antincendio, ambiente; Renzo Bonelli (Partito Democratico) assessore all’agricoltura, centro aziendale, progettualità; Antonio Peparello (Polo Civico Sinistra) assessore al turismo, campeggi, prodotti locali, servizi sociali; Alberto Blasi (Partito Democratico) assessore al patrimonio, servizio tecnico, cultura. Le deleghe non assegnate rimangono in capo al presidente. «Da ultimo, stigmatizzo quanto accaduto in questi giorni e il comportamento di chi, pur di avere una poltrona, ha inteso rilasciare dichiarazioni anonime o indiscrezioni solo per destabilizzare, generando selve di nomi spesso frutto di pura fantasia, dati in pasto ai giornali e alla gogna mediatica di portali e siti internet. – conclude il presidente Antonelli – Simili persone vanno tenute lontano dalla pubblica amministrazione. Tanta bramosia e slealtà è pericolosa».