A quanto si riesce a sapere dagli uffici di via Garibaldi, quello proposto dal PD sarebbe un emendamento tecnico, che non inficerebbe in alcun modo sui lati politici più discussi del nuovo statuto, vale a dire turno unico per le elezioni, incompatibilità tra cariche comunali e cariche all’Agraria e riduzione del numero di consiglieri e assessori.
Difficile credere che già venerdì si possa avere l’approvazione del documento, per la quale in quella sede sarebbe richiesta una maggioranza qualificata fissata in 14 consiglieri: a quel punto servirà una seconda convocazione nel corso della quale sarà sufficiente la maggioranza semplice.