La giornata di ieri, infatti, convulsa e confusa né più ne meno come le ultime tre o quattro, non sembra aver portato ad una soluzione che possa formulare un’alternativa all’attualmente unico candidato ufficializzato, Sergio Borzacchi, sostenuto dal fronte di centrodestra che ha vinto a giugno le elezioni amministrative.
La mancanza di un accordo su larghe intese, infatti, ha fatto tramontare, dopo la candidatura di Alessandro Dinelli, anche quella di Francesco Sposetti, lasciando il PD a ventiquattro ore dal termine ultimo senza candidato, ma anche con la difficoltà di mettere in piedi una lista che, all’occorrenza, potrebbe esser guidata – come è prassi in situazione di stallo – dal segretario locale, Armando Palmini. Se confermate le indiscrezioni di stampa di queste ore – ma la certezza la si avrà solo alle 12 – anche Renato Bacciardi e Gianni Moscherini passerebbero il turno (elettorale), e la paradossale situazione che si genererebbe sarebbe quella di un’elezione con un solo candidato presidente. Salvo uscite di outsider dell’ultim’ora – i commentatori de lextra in tal senso spingono il nome di Gambetti – rese complicate dalla necessità di reperire le firme per sottoscrivere le liste.
Uno scenario inedito, che appare di semplice lettura solo in apparenza: perché a quel punto il nodo del contendere si sposterebbe su un altro fronte, più interno, con protagoniste le sole forze dell’attuale maggioranza in Comune pronto a misurarsi per stabilire i reciproci rapporti di forza. Già ieri, pare, qualche tensione avrebbe animato la giornata in Comune, ma anche su questi aspetti si capirà di più alle 12 a Palazzo Vipereschi.