Riceviamo e pubblichiamo
“Il 25 aprile per questa sinistra non è la celebrazione della vittoria sul fascismo, non si fa festa, non si ricorda, non si cerca la pacificazione nazionale, è una occasione per individuare un nemico, condannarlo e crocifiggerlo nel rinnovo della propria fede antifascista, una ripetizione costante di un essere anti qualcosa che non c’è più da 67 anni, come ha scritto anche Francesco Borgonovo, è una seduta spiritica per rievocare, ogni anno, uno spettro nero da combattere uniti.
Il comunicato del Partito Democratico di Tarquinia, infarcito come al solito di cattiveria, odio politico, e scherno verso l’avversario politico conferma riga dopo riga queste affermazioni.
Più attento agli abiti, alle fasce, e alla compagnia dei candidati avversari che non alla commemorazione stessa, il Partito Democratico non fa bella figura a diramare note di questo tipo, viene da sorridere a pensare che i democratici sembra abbiano riesumato le spie comuniste del KGB per scrutare e annotare ogni particolarità dell’intervento di Meraviglia alla sfilata commemorativa.
Alfio ha scelto di partecipare privatamente alla celebrazione del giorno della liberazione, insieme ad amici e familiari, lo ha fatto con la dignità e lo stile che da sempre lo contraddistingue cedendo il passo a chi, tra i sinistri e i campioni della destra che citano Ezra Pound, non ha potuto fare a meno di sgomitare in cravatta e abito della festa dietro alla banda e alla ghirlanda d’alloro”.