Sarebbero due, nello specifico, le falle individuate: l’una, ribattezzata “Meltdown”, interessa Intel ed è stata messa in luce in modo indipendente da tre gruppi di ricercatori (il Politecnico austriaco di Graz, la società tedesca di sicurezza informatica Cerberus e il Project Zero di Google), mentre l’altra, rinominata “Spectre”, tocca non solo Intel, ma anche Arm e Amd; a svelarla è stato appunto il team di Google.
Le aziende stanno correndo ai ripari rilasciando aggiornamenti di sicurezza per mitigare, quantomeno, le problematiche: Microsoft ha già rilasciato quello per Windows 10 ed annuncia per il 9 gennaio quello per le versioni più vecchie, Apple ha diffuso l’aggiornamento 10.13.2 di MacOS e annunciato miglioramenti nel 10.3.3, Google ha aggiornato Android e Chrome OS. Ma per risolvere totalmente il problema c’è un’unica possibilità, la sostituzione dei microprocessori vulnerabili