Alta affluenza o lentezza per il tagliando antifrode? A Tarquinia e Montalto polemiche e lamentele per le file ai seggi

C’è chi parla di “voglia di cambiamento” con conseguente affluenza, chi di procedure interminabili: fatto sta che sui social già monta un filo di polemica per le lunghe attese per votare nei seggi tarquiniesi e montaltesi. Così come, stando alla stampa nazionale, in quelli di molte realtà della Penisola.

In vero, probabilmente, l’affluenza pur in aumento non giustifica la lunga attesa. Per quanto possa valere il confronto con le Amministrative dello scorso anno – quando, però, nell’urna si portava una sola scheda, anziché le due o tre di questa tornata -, allora votò entro le 12 il 25% degli aventi diritto (contro il 15% circa di oggi), senza che si siano verificati particolari disagi nelle attese.

Viene da pensare, quindi, che a generare l’ingorgo siano le nuove procedure legate al tagliando antifrode, che obbliga gli scrutatori prima a registrare ogni singola scheda per la Camera e per il Senato nel registro dei votanti e poi a strappare il tagliando dalle scheda prima di inserirla nell’urna. Molto dipende dalla rapidità con cui nelle sezioni ci si è organizzati per le operazioni di voto e dalla cura, necessaria, nello strappare il tagliando stesso dalle schede.

Intanto giungono altre foto dei candidati locali al seggio per esercitare il proprio diritto: nella galleria sottostante, Silvia Blasi, Mauro Mazzola, Marco Gentili e Sergio Bruni a Tarquinia, Sergio Caci e Matteo Mariotti a Montalto di Castro.