di Stefano Tienforti
Tra Coppa del Mondo, Universiadi, Campionati Europei e Mondiali, la campionessa – che, piccola curiosità, su Wikipedia ha una pagina dedicata in inglese ed in polacco, ma non in italiano! – è da anni, e nonostante la giovanissima età, ai vertici della sua specialità: basti pensare che il solo 2013 le ha visto aggiungere alla propria bacheca un oro in Coppa del Mondo, uno Europeo, un oro ed un argento al Gran Prix e, per concludere, tre ori, due argenti e tre bronzi ai Campionati Italiani. L’ultima soddisfazione, in ordine di tempo, è datata mercoledì 15 gennaio, quando Anastasia è stata insignita della Medaglia di bronzo al Merito Sportivo.
Un percorso che sarà di certo divertente e ricco di soddisfazioni, considerando quanto sin qui fatto dalla campionessa tarquiniese, lungo una strada non certo facile: il tiro con l’arco è disciplina difficile da praticare, poco diffusa e quindi piena di ostacoli. “Per questo devo ringraziare tanto Maria Stefania Montagnoni, che mi ha trasmesso la passione e guidato nei miei primi anni; poi Fabio Olivieri, che ha iniziato a seguirmi nel 2005. Ma la lista delle persone cui dire grazie è lunga: penso alle Forze Armate ed
Il primo, più forte pensiero, però, è per la famiglia: “Loro ci sono sempre stati: sono stati i primi a sostenermi, a starmi vicino sino a che la passione non è diventata un lavoro. Ed è stata una cosa fondamentale, perché, al contrario di quanto ho letto questi giorni sui giornali, io dal Comune non ho ricevuto alcuna borsa di studio”.