Riceviamo e pubblichiamo
In sostanza rimangono delle criticità importanti: la prima è che la realizzazione della suddetta variante, che riguarda il lotto 6A, è però legata ai lavori del lotto successivo Tarquinia-Pescia Romana, fattore che rende incerti i tempi di realizzazione; la seconda è che il tanto anelato ponte sul fiume Mignone e la viabilità di collegamento hanno un ampiezza totale (incluse banchine) di soli 5 mt, inadeguata al transito dei mezzi agricoli e pesanti e disomogenea rispetto alle altre complanari che invece presentano una sezione di 7 mt (anche nella stessa variante).
Questi i motivi per i quali in data 10 aprile 2014 il Comitato per il diritto alla mobilità di Tarquinia ha presentato le proprie osservazioni alla suddetta variante, curate dall‘Ing. Marco Marteens, e inviate alla SAT e all’ANAS, al Ministero delle infrastrutture, alla Regione Lazio, al comune di Tarquinia perché queste le recepiscano.
Il Comitato nel documento ha inoltre ribadito l’urgenza di vedere pubblicato il crono programma aggiornato dei lavori del lotto 6A, uno strumento che, vista la mancata informazione sia da parte della SAT che da parte delle Istituzioni tutte, diventa fondamentale perché i residenti delle zone interessate conoscano finalmente i tempi e i modi della chiusura degli accessi diretti alla SS Aurelia.
Come in passato chiediamo a tutte le Istituzioni di far proprie le osservazioni del Comitato e con questo di sostenere le legittime istanze del territorio.
Il Comitato per i Diritto alla Mobilità di Tarquinia