È seguendo questa strada – fatta di sacrifici, a volte di momenti cupi, spesso di lavoro e rinunce – che un’azienda locale tarquiniese si sta aprendo la strada verso un mercato più ampio: e c’è da credere che si porterà dietro anche le altre piccole realtà del territorio tarquiniese con cui sta collaborando e confrontandosi.
Protagonista di questo bel momento è Marco Muscari, proprietario e – di fatto – fac totum dell’azienda vinicola tarquiniese Muscari Tomajoli che, non più di quattro anni fa, ha scelto la strada di una produzione di qualità, giunta oggi ad una resa di circa 6.000 bottiglie tra bianco e rosso, rispettivamente denominati Nethun e Pantaleone.
Un’attività partita dalla passione di papà Sergio e trasmessa a Marco, nemmeno trent’anni ma tanta voglia di impegnarsi sia nel produrre un vino di alto livello, sia nello sperimentare la resa di vitigni “inediti” per il territorio in riva al mare cittadino – e per meglio riuscire in questi due obiettivi ha scelto la consulenza di Gabriele Gadenz, enologo di numerose, prestigiose aziende toscane –, sia nel lavorare per espandere la propria rete di distribuzione verso realtà all’esterno delle mura tarquiniesi.
Dopo la recensione molto positiva su “La Tuscia del Vino”, un altro bel passo avanti per l’azienda, a testimonianza che un lavoro intelligente e mirato – abbinato a costanza e pazienza – paga eccome: perchè è vero che serve fortuna per avere l’occasione giusta, ma è fondamentale avere alle spalle un lavoro ben compiuto perchè la sorte diventi effettivamente una soddisfacente realtà.