(s.t.) Pezzo dopo pezzo, alla stazione ferroviaria di Tarquinia stanno togliendo tutto: la struttura che dovrebbe offrire servizi, informazioni, assistenza è ormai, di fatto, una scatola vuota, una grande pensilina in cui – nelle giornate fredde o piovose – attendere l’arrivo del treno.
Eliminata da anni la biglietteria, chiuso da mesi anche il bar, ora si scopre che anche i bagni son stati sottratti alla disponibilità degli utenti: da qualche settimana, infatti, le porte dei servizi igienici sono sbarrate, addirittura son state tolte le maniglie, come testimoniato dalle immagini che abbiamo scattato e che proponiamo.
Di fatto, ad oggi, gli unici servizi che la stazione può offrire a pendolari, turisti e – in generale – a utenti e viaggiatori sono la biglietteria automatica ed il monitor che indica orari ed eventuali ritardi dei treni. E se i viaggiatori abituali – soprattutto lavoratori e studenti – hanno imparato a fare di necessità virtù (ed è comunque sconcertante che cittadini che, ogni anno, pagano cifre considerevoli in biglietti ed abbonamenti si trovino ad avere come contropartita una così sciatta risposta in termini di offerta), per turisti e villeggianti si tratta di sorprese davvero pessime. E la brutta figura finisce per ricadere sulla vocazione turistica cittadina.
Anche perché lo stato di degrado in cui versa l’area circostante non rende di certo più piacevole il biglietto da visita.
Iscr. Trib. di Civitavecchia R.S. n. 6/06 del 23/03/2006 Dir. Resp. Stefano Tienforti