Le persone, del nord Italia, si presentavano come titolari di un’agenzia turistica promettendo di procurare all’attività commerciale numerosi clienti, facendovi far tappa per la ristorazione ed il pernotto a gite turistiche viaggianti in autobus.
Avevano anche creato un sito internet reclamizzante l’attività – portale che è stato già oscurato – nel quale si esaltava la professionalità dell’attività svolta. I truffatori si facevano forti anche del fatto di utilizzare il nome di una seria simile attività di promozione con sede a Bologna, il cui sito internet differiva solamente per il dominio.
La truffa consisteva nel promettere un servizio, in realtà inesistente, facendosi pagare anticipatamente somme di denaro singolarmente di modica quantità circa 1000 euro, per poi sparire nel buio a fine stagione.
L’attività di indagine riguarda gli agenti del Commissariato di Tarquinia, in collaborazione con altre questure d’Italia, prevalentemente situate nelle zone turistiche.
Molti gli esercenti che, vittime del raggiro, si sono rivolti al Commissariato di Polizia, ma si crede che la truffa, consumata o tentata, possa riguardare ancor più attività commerciali, che sono formalmente invitate a rappresentare l’accaduto al Commissariato.