Nello splendido – e, nell’occasione, gremito – scenario del chiostro del Monastero delle Benedettine, a Tarquinia, Marcello Veneziani e la sua opera sono stati apprezzati protagonisti di Book&Wine, la rassegna organizzata dall’Università Agraria di Tarquinia in cui a far da contorno alle parole ed alle riflessioni degli autori si aggiungono vini d’eccellenza, in grado di stimolare curiosità e convivialità tra i numerosi presenti.
E così, con in bocca il sapore di Falanghina e Greco di Tufo di Campania, o del Negramaro Rosato pugliese – la cui degustazione è stata, come sempre, magistralmente anticipata e guidata dagli esperti sommelier della FISAR – il direttore artistico De Pascalis ed il pubblico si son fatti condurre dall’autore in riflessioni sulla vita che non hanno mancato di suscitare discussioni.
E, di fondo, una riflessione più generale sulle “etichette” di stampo politico che troppo spesso paiono catalogare, in maniera pregiudizievole – gli interpreti della vita pubblica, sociale ed intellettuale. Un concetto, questo, introdotto nell’introduzione alla serata dal presidente dell’Università Agraria Alessandro Antonelli, e con simpatia sintetizzato da Veneziani in una battuta: “Il mio essere intellettuale di destra – ha spiegato – è stato per me un doppio problema, perché gli intellettuali non mi perdonano di essere di destra, e gli uomini di destra non mi perdonano d’essere intellettuale!”.