Brunettogrart, il digital artist diciottenne che racconta con i disegni emozioni e vita di una generazione

brunettogrart

(d.c.) “Da quello che mi ricordo ho sempre amato disegnare”. Una passione, coltivata quasi per gioco, che ha preso una piega via via forse inattesa, di sicuro meritata, anche grazie ad uno strumento troppo spesso criticato o sottovalutato: Instagram.

Il protagonista della storia è Luca Brunetti, in arte Brunettogrart, illustratore digitale la cui pagina Instagram già sfiora i 40.000 follower e le cui opere sono ben presto diventate un punto di riferimento ed una forma di espressione per molti ragazzi. “La pagina Brunettogrart, in realtà, è nata con la sola idea di condividere con i miei amici più stretti i miei disegni – racconta oggi Luca – non avevo mai pensato a raggiungere un pubblico più ampio. Da questo punto di vista, devo tutto ai miei amici e conoscenti che, condividendo le mie opere, usandole come sfondo o come tema delle loro stories mi hanno fatto conoscere un po’ in giro. Per cui, quello che prima era un gioco, oggi si sta trasformando in un impegno: e lo prendo molto seriamente, perché credo che gli artisti abbiano la responsabilità di prestare molta attenzione al messaggio che trasmettono”.

Così, uno strumento spesso additato come emblema della presunta superficialità delle nuove generazioni, diventa invece un mezzo per trovare stimoli e prospettive, ma anche per entrare in contatto con un intero mondo, anche in ambito professionale. “Per questo genere di cose Instagram è uno strumento potentissimo: – spiega Luca –  l’uso degli hashtag, in particolare, mi ha permesso di entrare in contatto con altri illustratori e quando alcuni di loro hanno iniziato ad apprezzare la mia arte e a condividere sulle loro pagine i miei disegni, i follower sono aumentati drasticamente, con mio enorme stupore e contentezza”.

“Sicuramente, come tutti i social, Instagram ha degli aspetti positivi e negativi, ma naturalmente dipende tutto dall’uso che si sceglie di farne. – prosegue sul tema – A livello personale, ad esempio, non apprezzo chi, come molti della mia età, sente l’esigenza di pubblicare una foto al giorno – l’ultimo mio post risale al novembre scorso – ma per la mia arte è lo strumento perfetto: il mio pubblico, per ora, è per lo più nella fascia d’età 20-30, e questo social mi ha permesso di farmi conoscere un po’ in tutta Italia”. Trovando riscontri lusinghieri, ma anche qualche disguido.

“Per lo più il contatto con altri artisti è stato molto positivo, sfociato anche in rapporti di collaborazione se non addirittura di amicizia: sia con altri illustratori che con poeti che spesso scrivono le frasi per le mie illustrazioni. Come in ogni cosa, però, c’è anche il risvolto della medaglia: ho avuto qualche piccolo screzio con un illustratore abbastanza noto nel nostro campo, di cui per rispetto non dico il nome, che mi ha accusato di copiare il suo stile. Per evitare altri battibecchi l’ho bloccato, così non potendo vedere i suoi disegni, non penserà più che prendo spunto da lui”.

In fondo, il rapporto con le critiche è un momento chiave nel percorso di chi si mette in gioco, in ogni ambito. “E non nego che all’inizio facevano male, – confessa Luca – non c’ero assolutamente abituato. Però poi ho imparato a ignorare quelle che trovo fini a loro stesse e ad accettare quelle costruttive, che possono aiutarmi a migliorare. Sicuramente l’aiuto più grande è trovare la forza nei tanti messaggi di appoggio e apprezzamento per cui sarò sempre grato”.

Ma dove nasce il percorso artistico di Brunettogrart? “Penso sia una passione di famiglia, – racconta – sia mia madre che una delle mie sorelle maggiori disegnavano, ed è stato sempre naturale per me fare altrettanto. Negli anni poi ho un po’ mollato, spesso per mancanza di materiali, ma quando, circa quattro anni fa, ho acquistato il mio primo tablet, ho scoperto l’arte digitale: ormai avevo a mia disposizione tutti gli strumenti di cui avevo bisogno, non serviva più acquistare album o colori, ed è stato più semplice coltivare questa mia passione. Per motivi di studio non riuscivo a disegnare con costanza, ma qualche mese fa, un po’ per gioco, ho aperto la pagina Instagram e da lì è stato tutto un crescendo”.

“L’ispirazione – continua Luca – la trovo quasi sempre nella musica: non posso proprio immaginare una giornata senza indossare i miei auricolari. Ma anche da altri artisti, dai film e molto anche dalla vita quotidiana. Certo lo stato d’animo incide molto: penso di disegnare molto meglio quando sono di buonumore. E sì, come molti ragazzi della mia età, ho avuto le miei prime esperienze in campo amoroso. Sono stato innamorato e non è finita proprio nel migliore dei modi, quindi nei miei disegni a volte traspare il dolore o la difficoltà di un amore finito, ma ciò non toglie che mi piaccia moltissimo fare disegni che parlano di amore in tutte le sue sfaccettature. E poi come tema tira tantissimo!”

Musica, insomma: e quali sono i riferimenti di Luca? “Ascolto un po’ di tutto, e non saprei nemmeno dire chi sia il mio cantante preferito. La musica indie è quella che prediligo per le mie opere: i testi sono spesso strani e particolari, quindi si prestano molto per le illustrazioni. Ultimamente, e proprio grazie al disegno, sto scoprendo la musica dei grandi artisti italiani, come De André o Lucio Dalla: mi sono state commissionate, per una mostra che ci sarà a fine febbraio, delle opere che prendano spunto dalle loro canzoni, e dal momento che mi piace entrare dentro i testi e comprendere bene il significato e la storia dell’artista, ho iniziato ad ascoltare la loro musica e sono rimasto colpito da quanto siano ancora belle ed attuali. Sono grato al disegno anche per questo: mi sta aiutando a conoscere una parte di mondo che probabilmente mi sarebbe rimasta distante”.

Prima di salutarci, Luca racconta un po’ di se stesso anche al di là del disegno. “Frequento l’ultimo anno del Liceo Scientifico Cardarelli a Tuscania, dove ho trovato un ambiente accogliente, protetto e familiare che solo una scuola piccola può dare. Però – confessa – vivendo in un paese come Tessennano, sento un po’ l’esigenza di provare un’esperienza in una realtà più grande. Perciò dopo il liceo vorrei proseguire negli studi universitari: spero di entrare alla Facoltà di Medicina e Chirurgia a Roma, così da conciliare la mia passione per la medicina con la mia voglia di uscire dalla realtà del paesino. E magari poter fare qualche esperienza all’estero, in Inghilterra o negli Stati Uniti, per migliorare il mio inglese. Ma un paese che mi ispira molto dal punto di vista artistico è la Spagna, per la quotidianità, le persone e i colori che mi sembrano compatibili con la mia idea di vita. Per il resto, per ora, al di là dello studio e del disegno, che mi impegnano per gran parte della giornata, sono un semplice ragazzo di diciotto anni, che è felice di passare una bella serata con i suoi amici”.

E il pensiero di fare del disegno un lavoro ti è mai passata per la testa? “Non proprio – risponde con le idee molto chiare – sto scoprendo che per quanto mi piaccia disegnare, non amo i lavori su commissione. Mi piace essere libero di disegnare quello che voglio e poter esprimere quello che sento, ma mi rendo anche conto che per farne una professione bisogna scendere a compromessi e accettare ogni tipo di lavoro che si presenti. Poi ancora non mi vedo inserito nel mondo del lavoro: a volte sono un po’ in imbarazzo anche a farmi pagare per un ritratto! Credo che con il tempo imparerò a farci l’idea: in fondo, se mi chiedono di fare un disegno e sono disposti a pagare, vuol dire che apprezzano la mia arte e io non posso che esserne molto contento”.

“Di tutto questo – conclude Luca – devo ringraziare sicuramente la mia famiglia: mio padre in particolare è molto entusiasta, mentre mia mamma è più con i piedi per terra e mi ricorda ogni giorno che devo studiare! Sono grato, poi, a tutti gli artisti che mi hanno ispirato, dagli altri digital artist a quelli che sto studiando sui libri di scuola. Ma se c’è un grazie che devo dire, è soprattutto rivolto ai miei amici e a chiunque abbia condiviso e apprezzato la mia arte: con quel semplice cuoricino sui miei post stanno contribuendo a farmi vivere un bellissimo sogno”.