Riceviamo e pubblichiamo
“Si parla tanto in questi giorni della datio in solutum come una grandissima opera di ingegneria amministrativa, non sarebbe opportuno tentare di avvalersene anche per dirimere questo contenzioso. Ciò avrebbe un duplice effetto: da un lato manterrebbe in vita le tradizioni e la storia dell’Università agraria di Monte Romano che altrimenti sarebbe destinata ad una lunga ed inesorabile agonia, dall’altro Tarquinia potrebbe incamerare un patrimonio dal quale ricavare una liquidità che viste le recenti illustrazioni del bilancio, sembra scarseggiare”.
Catini sottolinea come con questo intervento non vuole assolutamente sostenere che Monte Romano abbia ragione ma : “i vari gradi di giudizio hanno stabilito chi avesse ragione, però credo che tra due enti confinanti sia inutile tutto questo accanimento. Sarebbe più opportuno sederci maggioranza e opposizione intorno ad un tavolo ed ascoltare le proposte che ognuno ha da avanzare, senza cozzare in un muro contro muro tanto inutile quanto dannoso. In particolare sarebbero da evitare ad esempio i toni con il quale l’assessore Blasi chiude l’articolo. Dovrebbe per lo meno riflettere che se il Comune avesse respinto la datio in solutum lui si sarebbe trovato nella stessa situazione dei colleghi di Monte Romano. Questione forse troppo ardua da capire per chi è già in campagna elettorale”.
Manuel Catini
Consigliere Pdl Università Agraria Tarquinia