Che tempo fa a Tarquinia?

di Piero Nussio

La domanda, secondo la situazione, dà luogo a risposte completamente diverse. Se – come nella gran parte dei casi – qualcuno vuol sapere che tempo fa adesso a Tarquinia, basta alzare gli occhi al cielo per dare una circostanziata risposta.

Ma se, come invece è più sensato che capiti, qualcuno vuole sapere che tempo fa in genere a Tarquinia, allora possiamo finalmente dare una risposta precisa ed oggettiva, fuori dai luoghi comuni e dal “sentito dire”. «Quest’anno l’estate non finisce più». «Ha messo freddo più del solito». «Ad agosto si moriva di caldo, quest’inverno si gela». «La siccità degli ultimi anni…». «Sono giorni che non smette di piovere…».

Finalmente possiamo sapere con certezza come si è comportato giorno per giorno il clima negli ultimi quarant’anni e – grazie ad un sito che ne divulga i dati – possiamo averli a disposizione per farci tutti i grafici e le supposizioni che vogliamo.

Conoscere il passato non implica di poter prevedere il futuro, e il domani può sempre stupirci. Ma, come ogni buon giocatore sa, le serie storiche permettono di vincere belle cifre a qualsiasi gioco, nonostante l’imprevedibilità del futuro.

Il sito internet www.ilmeteo.it mette a disposizione i dati meteorologici degli ultimi trent’anni di tutti i comuni italiani, e nel caso di Tarquinia sono forniti dati e medie dal 1973 ad oggi. Dunque le informazioni climatiche giorno per giorno di quasi quarant’anni.

Ecco, mese per mese, il tempo che ha fatto a Tarquinia negli ultimi quarant’anni.

Queste sono, in media, le temperature minime e massime raccolte in città, i millimetri d’acqua caduti ogni mese, la percentuale di umidità nell’aria ed la direzione abituale, oltreché la velocità media del vento. Ho riportato anche il nome del vento prevalente, con questa convenzione: il vento di Nord-NordEst è intermedio fra la Tramontana (proveniente da nord) e il Greco (proveniente da nord-est) così come il vento estivo è intermedio fra il Ponente (proveniente da ovest, W) e il Libeccio (proveniente da sud-ovest, SW).

A Tarquinia, dunque, il tempo si divide in una stagione invernale di sei mesi, da ottobre a marzo, caratterizzata da venti provenienti dal nord, ed in una stagione estiva da aprile a settembre caratterizzata dai venti freschi di libeccio e ponente. Per fortuna, poi, nei tre mesi più freddi (novembre, dicembre e gennaio) la velocità del vento è più bassa (9 km/h), mentre da febbraio a ottobre la velocità dei venti è sostenuta e costante (16 km/h) anche al variare della direzione di provenienza.

Windy city” direbbero gli americani, e non riferendosi alla ben più fredda Chicago. La temperatura minima non scende mai (in media mensile) sotto zero, anche se da novembre ad aprile è costantemente al di sotto dei 5 gradi centigradi. Di giorno invece sale comunque a due cifre: anche nel pieno inverno, a dicembre e gennaio, non è mai (in media mensile) sotto i dieci gradi.

D’estate fa caldo, ovviamente, però mai in maniera eccessiva. Luglio e agosto toccano i 29 gradi, ma di notte la temperatura si dimezza. 15 gradi permettono di dormire tranquilli in qualunque momento (peccato che siano medie mensili, e che qualche notte troppo calda ci sia comunque ogni anno…).

Il grafico delle temperature medie è così elegante ed armonico, avendo smussato le punte troppo fredde e troppo calde nell’andamento complessivo del mese.

Se poi volessimo raccomandare Tarquinia per il suo clima, potremmo utilizzare un altro diagramma, quello che ne caratterizza il clima ventilato insieme alla piccola variazione di temperatura fra notte e giorno. Il “delta T”, ossia la differenza di temperatura fra notte e giorno, cresce d’estate (13-14 gradi) permettendo così notti fresche dopo un giorno di gran calura, e diminuisce d’inverno (8-9 gradi) garantendo così che il clima non scenderà mai oltre una sopportabile frescura invernale.

Il problema, con il clima di Tarquinia, è semmai quello della limitata piovosità. Ad eccezioni dei mesi autunnali (ottobre e novembre, con 87 e 93 millimetri di acqua piovana), si riesce appena a superare i 50 millimetri mensili di pioggia, ed a luglio infuocato si scende sotto ai 30.

Il valore medio complessivo della piovosità annua (729 mm) pone Tarquinia fra le località italiane di bassa piovosità (al nord e sull’Appennino si registrano valori annui di 2.500-3.000 mm), ma ben al di sopra delle zone aride della Sardegna, Sicilia, e dell’Argentario (fra i 250 e i 500 mm annui). Però Tarquinia ha una piovosità superiore alla sua area di appartenenza geografica (la Maremma tosco-laziale), che è caratterizzata da una piovosità più bassa, di 500-600 mm annui.

Inoltre, che sia a causa dei fiumi, dell’aria marina o della scarsa permeabilità del terreno, l’umidità dell’aria rimane quasi costante (sempre oltre il 60% e per lo più intorno al 70%). Probabilmente la situazione è per lo più dovuta ai “venti freschi” che movimentano costantemente la massa d’aria. Questa caratteristica di umidità costante dell’aria – e quindi dello strato agricolo dei suoli – contribuisce, probabilmente, alla ben nota fertilità dei terreni, apprezzata fin dai tempi antichi.

Per ciò che riguarda invece il “benessere umano”, si considerano ottimali i valori fra il 35% e il 65%, quindi il clima tarquiniese risulta un po’ troppo umido in autunno-inverno. Questo valore diminuisce fortunatamente nei mesi estivi (luglio 61%, agosto 62%), che sono però ancora troppo alti. Per il “benessere umano” non dovrebbe essere superato il valore di 50% con temperature maggiori di 26°C. Al solito, il regime dei venti – tesi e “freschi” – rende sopportabile in generale anche questi tassi di umidità più elevati.

Dati messi a disposizione dal sito www.ilmeteo.it (voce: Situazione/Dati climatici)

Elaborazione e grafici a cura di Piero Nussio