Aspettava per scendere in campo e vivere la sua passione, quella per la pallavolo, per farlo con la ritrovata serenità dopo aver combattuto in seguito ad un problema cardiaco che in passato lo aveva tormentato senza, però, togliergli mai il sorriso.
Lo sa chi lo conosceva, lo capirebbe chiunque anche solo guardandone le foto su Facebook: il sorriso, le risate, in Marco erano, anche al primo impatto, la caratteristica principale, la più evidente. Tanti, tanti amici oggi lo ricordano, a Tarquinia ed a Viterbo, dove viveva negli ultimi anni, con quel senso di irreale che si percepisce in queste situazioni. Con il vuoto che lascia una persona così piena di entusiasmo, positività, disponibilità.
Dalla Redazione, la vicinanza e le condoglianze ad Annarita, Achille, Francesca e Luigi. Ed a te, Marco, il mio personale saluto, ancora pieno della tristezza che ho addosso da ieri, quando l’ho saputo.