#Comunali2024, ieri Conte a Tarquinia per Sposetti e il M5S: “8 e 9 giugno momento cruciale: non potete restare indifferenti”

Dopo Elly Schlein, arriva a Tarquinia per sostenere il candidato sindaco Francesco Sposetti anche il leader nazionale dell’altra forza politica di coalizione: strette di mani, abbracci e selfie ieri pomeriggio all’Alberata Dante Alighieri per il presidente del Movimento 5 Stelle ed ex Premier Giuseppe Conte.

“Salgo quassù, mi godo questo bel venticello e mi chiedo: quanti italiani non sono mai stati a Tarquinia e si perdono questa bellezza?”, l’esordio di Conte, circondato dalla lista M5S locale presentatasi poco prima e affiancato da Francesco Sposetti.

“Abbiamo in Italia risorse infinite che dovremmo valorizzare – continua sul tema – e non riusciamo a farlo per le individualità, le polemiche, i conflitti che non ci permettono di creare un sistema. Eppure vivendo il momento drammatico della pandemia abbiamo riscoperto di essere una nazione unita. Come dico sempre, non dobbiamo aspettare la massima avversità per tramutarla in opportunità, possiamo farlo anche in tempi ordinari: basta fare la politica in modo onesto e sincero, non per curare i propri privilegi e le proprie carriere”.

Qui un richiamo alla politica di trasparenza del M5S – “impermeabile al malaffare” – e l’accusa agli avversari politici, con un elenco di casi dalla Liguria in giù. “Noi non accettiamo transfughi dalle altre forze politiche, non abbiamo portatori di voti, li rifiutiamo: che politica è quella con personaggi che, con chiunque stanno, portano sempre gli stessi numeri di voti? Cosa c’è dietro? Spesso lo tirano fuori la magistratura e le inchieste, contaminazione tra affari e politica. Addirittura in molti contesti si comprano voti. Ma la colpa non è dei politici corrotti, è colpa nostra: se votassero tutti quanti non pagherebbero, perché quel voto non conterebbe nulla. L’astensionismo ci fa male”. “Possiamo dirlo – chiude sul tema – che questo modo di fare politica è marcio? Il modo giusto è capire cosa serve alla popolazione, a chi non ha voce. Altrimenti tutto diventa una presa in giro, come chi si presenta come una donna del popolo e poi si rimangia la norma sugli extra profitti. Oppure si candidarsi alle Europee col proprio nome, come hanno fatto anche altri, già sapendo di non poter andare in Europa: qualcosa che negli altri paesi non si è mai visto. È una politica che inganna. Io non mi candido, perché sono stato eletto in Parlamento e sono onorato di proseguire quel mio impegno”.

Quindi un passaggio sul voto delle prossime amministrative ed europee: “Una coincidenza che rende storico questo passaggio: per svoltare a Tarquinia, dove spero potrete dar fiducia a Francesco Sposetti e a questo contesto politico, e per le europee, ancora di più se consideriamo il contesto anche internazionale. Non potete rimanere indifferenti, non potete non cogliere l’importanza di questo passaggio”.

Quindi un richiamo alla linea pacifista del M5S sui conflitti internazionali: “Ci stanno portando in guerra e hanno paura che voi lo capiate. Siamo in una guerra per procura in cui saremo sempre più coinvolti: se ci avessero ascoltato sui negoziati di pace non saremmo qui. E mi vergogno di un governo che ha fatto massacrare 35000 civili palestinesi, per lo più donne e bambini, astenendosi per tre volte all’Onu. E sia ben chiaro, lo dico riconoscendo e condannando il 7 ottobre con fermezza: quello di Hamas massacro incontestabile. Ma uno stato non può restare passivo di fronte a tutte quelle vittime palestinesi. Garantisco, perciò, che i nostri rappresentanti saranno difensori di pace e si batteranno contro la corruzione, a tutti i livelli e non solo in Italia”.

Infine, qualche punto programmatico, dalla “necessità di politiche serie, che non stozzino con l’austerità che sta tornando ma aiutino: a partire dal salario minimo, passando a un reddito europeo di cittadinanza, per cui insisteremo. Oggi, in Italia, invece di combattere la povertà si combattono i poveri”. E ancora diritti civili e sociali, lotta per la parità di genere anche salariale, congedo paritario e riduzione dell’orario di lavoro a 32 ore settimanali: “In tanti paesi lo stanno sperimentando, è come risultato c’è un aumento della produttività, perché c’è maggior benessere psicofisico e miglior cura di se stessi”.

Subito dopo le parole dei candidati 5 stelle alle europee, mentre nell’attesa dell’arrivo dell’ex Premier avevano preso la parola sia il candidato sindaco che alcuni esponenti in lista. Sposetti ha ribadito il no a sogni irrealizzabile e sulla volontà di rilanciare Tarquinia come “città d’arte e polo di attrazione turistica e sviluppo agricolo, naturalistico e turistico”. Andreani ha parlato di necessità “di ascolto e dialogo: il nostro è un progetto sano che punta a migliorare il domani nostro e dei nostri figli”.

Giulia Angelini ha, invece, citato Titta Marini: “Tarquinia come villa del silenzio: e oggi c’è silenzio assordante nel centro storico. Proveremo a ripopolarli, rimodulando la Ztl e mettendo in campo le competenze delle persone della squadra”.

Quindi Ernesto Cesarini: “Ci sono voluti otto mesi di lavoro per arrivare qua, un percorso di coalizione iniziato con confronti accesi che hanno trovato una sintesi in un progetto e un programma tosto, di cui Sposetti è stato punto di convergenza. Una persona eccezionale, che sa mettere cuore e testa”. Ospedale e lotta alle mafie i nodi dell’intervento, concludendo con una annotazione: “Sposetti, dettaglio decisivo, è un: agronomo: un sindaco agronomo sarebbe una cosa grandiosa per una città agricola”.