Con “Altraterra” la musica popolare conquista le crete senesi

Riceviamo e pubblichiamo

Tutto pronto per la settima edizione di Altraterra, l’atteso Festival di Musica Popolare, che dal 18 al 20 agostoregala spettacoli imperdibili (tutti ad ingresso libero) nel bellissimo centro storico di Asciano (Siena).

Venerdì 18 agosto sarà il polistrumentista molisano Giuseppe “Spedino” Moffa a proporre il suo repertorio con il quale unisce le influenze sonore della sua terra al blues più nero. Sorprendente autore di canzoni, Moffa privilegia la narrazione di storie appartenenti a una provincia appartata ma per niente inerte. Il mondo popolare meridionale è il punto di partenza per un viaggio musicale alla scoperta del mondo interiore del cantautore che si esprime usando voce, chitarra, zampogna, mescolando ritmo e melodia con precisione accademica.

Toscani randagi. Canti d’amore, rabbia e osteria è invece lo spettacolo che sabato 19 agosto propone La Serpe d’Oro, gruppo toscano composto da Francesco Amadio (mandolino, violino, arpa, tamburi),  Jacopo “Popi” Crezzini (contrabbasso, chitarre, voce) ,

Luca “Mercuzio” Mercurio (fisarmonica, bouzouki, chitarre, voce), Igor Vazzaz (voce, chitarre acustiche ed elettriche, ghironda). Lontana dai cliché e dalle cartoline La Serpe d’Oro racconta la Toscana come terra dura, indomita, irriverente, quella delle canzoni aspre, divertenti, irresistibili. Tra Cecco Angiolieri e Curzio Malaparte, tra Maremma amara e gli stornelli, La Serpe d’Oro offre un’esperienza musicale e linguistica senza uguali, con un suono scientemente bastardo, fatto di strumenti antichissimi ed elettricità.

Con un sentito tributo a Rosa Balistreri domenica 20 agosto si conclude Altraterra. Sul palco i Rabbia Rosa, progetto che nasce dai testi e dalle canzoni della grande cantante, ricercatrice e interprete siciliana, tra le prime a denunciare la condizione delle donne e dei lavoratori nella Sicilia del ‘900. Rabbia Rosa reinterpreta quei brani con arrangiamenti che si contaminano delle tradizioni musicali più disparate, dall’oriente ai Balcani al rock. Alla musica si affiancano momenti teatrali con danze e letture poetiche.

E grazie ad Altraterra in Piazza del Grano ogni sera sarà possibile provare la “cucina a chilometro vero” basata su materie prime di qualità e di stagione che abbiano identità, specificità e filiera di produzione rintracciabile che permetta di privilegiare il rapporto diretto con i produttori. Tutti gli spettacoli sono ad ingresso libero