Riceviamo e pubblichiamo
Gli attori spaziano in ruoli differenti, tutti estremi nei loro rudimentali tratti psicologici, così come nella mimica e nell’interpretazione, al fine di offrire, con la forza evocativa degli stereotipi, più “specchi in cui riflettersi”, richiamando lo spettatore – come stesso Aristofane insegna – costantemente in causa, attraverso un dialogo molto diretto, tra attori e spettatori.
Il tratto che immediatamente colpisce del teatro di Aristofane è la sua politicità, la passione con cui vengono investiti i problemi della città di Atene, nel momento in cui essa attraversa la grande crisi della guerra, avviandosi irrimediabilmente verso la distruzione.